Il PRESIDENTE DEL T.A.R. CATANIA ORDINA ALL’UNIVERSITA’ DI IMMATRICOLARE IMMEDIATAMENTE IL NOSTRO RICORRENTE

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Nonostante le innumerevoli diffide inoltrate all’Università di Messina, nessun provvedimento è stato ancora adottato circa i 23 posti (tra Medicina e Chirurgia e Odontoiatria) lasciati liberi dai cittadini extracomunitari.

Nonostante il T.A.R. Catania, con ben 4 sentenze, e il Consiglio di Stato, con altri due provvedimenti, abbiano ORDINATO all’Università di coprire tutti i posti disponibili sulla base delle richieste di tutti coloro che avevano fatto ricorso, l’Ateneo ha sin’ora immatricolato solo 6 dei nostri ricorrenti ed ha dichiarato, per le vie brevi, di “star decidendo cosa fare” per gli altri.

Nonostante vi siano altri posti liberi per passaggi al II anno autorizzati nel mese di febbraio, inoltre, neanche in tal caso si sta provvedendo allo scorrimento. E anche in questo caso, nonostante il T.A.R. dica che i posti rimasti vacanti dopo i passaggi al II anno vanno messi a scorrimento.

Proprio per questo, diversi studenti, in questi giorni, si sono rivolti al nostro studio per fare ricorso e ottenere il posto che, DI DIRITTO, gli spetta.

Il PRESIDENTE DEL T.A.R., preso atto che l’ATENEO NON HA ANCORA OTTEMPERATO ALL’ORDINE DEL TRIBUNALE, HA GIA’ ACCOLTO IL NOSTRO NUOVO RICORSO E ORDINATO ALL’UNIVERSITA’ DI IMMATRICOLARE IMMEDIATAMENTE IL NOSTRO RICORRENTE.

L’Università, che con il contenzioso di quest’anno è già stata condannata a pagare oltre 15.000 euro di spese legali ai ricorrenti illegittimamente esclusi, nonostante il chiaro dettato del GIUDICE AMMINISTRATIVO, sta costringendo decine di studenti a sobbarcarsi ingenti spese pur di vedere riconosciuto il proprio diritto a studiare.

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