Trasferimenti dall’estero: svolta al T.A.R. I Tribunali amministrativi del Lazio, di Brescia e de L’Aquila superano il Consiglio di Stato.

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La campagna per i trasferimenti dall’estero sembra giunta ad un momento di svolta. Vinciamo grazie a tesi nuove e mai esplorate. Vince il diritto allo studio dei nostri ragazzi.

Come ben compreso dal T.A.R. Lazio, dal T.A.R. Brescia e dal T.A.R. L’Aquila la posizione negativa del Consiglio di Stato può essere superata.

A nulla vale l’obiezione dei giudici di appello secondo cui neanche il diritto comunitario (che come sapete consente a tutti Voi di lavorare in tutta Europa grazie al titolo ottenuto in un Paese U.E. ma solo dopo il riconoscimento ministeriale) non consentirebbe di non sostenere il test in Italia, giacchè la nostra nuova teoria difensiva ha consentito l’accoglimento su nuovi e mai esplorati profili.

La battaglia, quindi, si riapre su tutti i fronti con queste nuove e mai ottenute vittorie sempre in difesa del diritto allo studio ed al fianco dei nostri ragazzi che chiedono al nostro STATO solo di poter studiare.

La strada del diritto comunitario, inoltre, continuerà ad essere battuta nella speranza che anche i giudici di appello valutino la possibilità di sollevare la questione di compatibilità della Legge sul NUMERO CHIUSO con il diritto comunitario.