Test di medicina: ancora tante domande errate. Ecco cosa è successo negli anni passati e perchè abbiamo vinto.

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Nel lontano 2004 il T.A.R. scriveva che “lascia sconcertati che per il secondo anno consecutivo in una selezione tanto delicata ed importante, sia stato possibile commettere errori tanto banali, eventualmente anche nella scelta del metodo di selezione e del soggetto cui affidarne la gestione”.

Da allora non c’è mai stato un concorso in cui, grazie ai nostri ricorsi, T.A.R. o Consiglio di Stato non abbiano riconosciuto la fondatezza dei nostri rilievi sui quesiti ammettendo i nostri ricorrenti.

Ricorderete tutti che i quiz del 2007/08 sono stati censurati proprio dal T.A.R. Lazio con l’epocale sentenza n. 5986/08 resa all’esito del MAXI ricorso UDU con oltre 2.000 ricorrenti. Che quelle domande erano errate non è mai stato confutato.
Nel 2008/2009 sono stati, di nuovo, il T.A.R. Lazio ed il T.A.R. Reggio Calabria con decisione confermata dal Consiglio di Stato ad ammettere i nostri ragazzi per i vizi sui quesiti.
Le domande del test dell’anno accademico 2009/2010, sono illegittime secondo codesto il Consiglio di Stato che si è “persuaso che i quesiti oggetto di contestazione presentino elementi di dubbia attendibilità scientifica, al punto da ritenere non ragionevole che gli stessi abbiano potuto costituire utili strumenti di selezione degli studenti da ammettere ai corsi universitari” giacchè “lasciano ampi margini di incertezza in ordine alla risposta più corretta da fornire e si rivelano per ciò solo inadatti ad assurgere a strumento selettivo per l’accesso ad un corso universitario, dato che la loro soluzione non costituisce il frutto di un esercizio di logica meritevole di apprezzamento”. Dello stesso avviso era stato il T.A.R. Campania.

Nel 2010/11 sempre il Consiglio di Stato ha accolto i nostri ricorsi valorizzando “i motivi dedotti su taluni quesiti che si assumono non conferenti all’oggetto ed al contenuto della domanda stessa” mentre il test del 2011/12, sul punto, è stato ancora una volta ritenuto illegittimo dal T.A.R. Lazio.

Ed arriviamo ai giorni nostri quando, con riferimento al test del 2013/2014 è stato prima il Consiglio di Stato e poi il T.A.R. Lazio ad accogliere i ricorsi in cui veniva lamentata l’erroneità della domanda 45.

Proprio su questa domanda il Ministero, accortosi dell’errore, ha provveduto a dare il punteggio a due risposte anziché ad una. Il Consiglio di Stato tuttavia ha accolto la tesi portata avanti da anni dall’UDU e dagli Avv.ti Delia e Bonetti, ribadendo che quando c’è una domanda sbagliata il punteggio va dato a tutti i ricorrenti che in tal modo possono raggiungere l’ultimo degli ammessi ad entrare in sovrannumero.

Si è trattato di un provvedimento rivoluzionario che potrà consentire ad oltre tremila ricorrenti esclusi per poco più di un punto di poter studiare ed entrare in una università aperta e pubblica.

Anche quest’anno i nostri periti sono al lavoro per individuare l’esistenza di domande imperfette e come tali inidonee a rappresentare un adeguato strumento di selezione.

Soprattutto per soggetti assai prossimi (entro i 5 punti rispetto a quello che sarà l’ultimo ammesso con lo scorrimento) quindi è possibile valutare personalmente le concrete stime di proponibilità dell’azione in virtù di nostri specifici precedenti.