Diplomati magistrale in GAE: Tribunale ordina (ri)apertura “istanze on line” per ricorrente

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Il Tribunale di Ferrara ha accolto il ricorso degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti proposto nell’interesse di alcuni docenti in possesso di diploma magistrale conseguito prima dell’a.s. 2001/2002 e ordinato “al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, Ambito territoriale provinciale di Ferrara l’inserimento a tutti gli effetti – ivi compresi quelli relativi alla partecipazione al piano straordinario di assunzione ai sensi della l. 107/2015 – nella III fascia delle graduatorie ad esaurimento definitive dell’ambito territoriale di Ferrara, classi di concorso scuola dell’infanzia (AAAA) e scuola primaria (EEEE), valide per gli anni scolastici 2014/2017, all’uopo riattivando la piattaforma telematica “Istanze on line” ovvero ritenendo utilmente prodotta la domanda, con tutti i titoli e i servizi che saranno oggetto di valutazione da parte del MIUR, in forma cartacea“.

Si tratta, commentano gli Avvocati Bonetti e Delia, “di un provvedimento che si innesta nel dibattito circa l’applicazione della c.d. riforma de La Buona Scuola e, in particolare, del piano di assunzioni straordinario di cui all’art. 1, comma 96, della norma e che segna un ulteriore punto a favore dei docenti con contenzioso in corso e che grazie a provvedimenti cautelari riuscirebbero ad ottenere incarichi a tempo indeterminato e determinato“.

Secondo il MIUR, chiariscono i legali di Adida e La Voce dei Giusti, “la formula ‘a pieno titolo’, di cui al comma 96, escluderebbe la partecipazione al piano di assunzioni straordinario dei docenti in possesso di un provvedimento meramente cautelare e persino di una sentenza di merito ottenuta dopo il 16 luglio 2015. Tale interpretazione, fatta propria da alcuni provvedimenti d’urgenza presidenziali del Consiglio di Stato, non ci appare corretta e verranno messi in campo tutti gli strumenti possibili per non consentire che diventi ‘diritto vivente’. Se così fosse, difatti, secondo l’Avvocato Santi Delia, “la norma risulterebbe affetta da evidente profili di incostituzionalità in quanto il Legislatore sarebbe artatamente intervenuto al fine di disinnescare gli effetti di un contenzioso in corso e che l’aveva già visto largamente soccombente“. A tacer d’altro, concludono Bonetti e Delia, “la modifica legislativa sopravvenuta svuoterebbe la portata della vittoria giudiziale stessa, in quanto intervenuta in corso di causa modificandone le regole, così violando il principio della ”parità delle armi” pacifico nell’ordinamento giuridico occidentale, statuito dal’art. 6 della Convenzione europea e ribadito dalla CEDU (sentenza Agrati)”.

E’ evidente che stante gli interessi in campo e le già antitetiche interpretazioni, quella dei diplomati magistrale in GAE non sarà una battaglia risolvibile con una, 5 o dieci pronunce cautelari: dovremo combattere, insieme, sino alla fine. Noi ci siamo: chi non ha forza, temperamento, fiducia e pazienza, farebbe bene a rinunciare.

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