Diplomati magistrale in GAE: svolta al Tribunale di Messina. Valida la domanda entro il DM del 2015.

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Il Tribunale di Messina, con ordinanza del 21 settembre 2015, ha accolto il ricorso degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti accogliendo la tesi innovativa secondo cui i diplomati magistrale potevano, per la prima volta, agire in occasione dell’ultimo aggiornamento delle GAE del 3 giugno 2015 e non avevano alcun onere di farlo nè in occasione del D.M. del 2014 nè in precedenza.

Secondo il coraggioso Giudice Pavan i diplomati magistrale “per la prima volta, solo a seguito della pubblicazione del d.p.r. n. 25/03/2014 in G.U. del 15/05/2014 [hanno percepito] la valenza abilitante del titolo di diploma magistrale, limitatamente all’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto. Il M.I.UR., in data 22/05/2014, ha emanato il d.m. n. 353/2014, con cui è stato inserito, tra i titoli abilitanti ed utili per l’inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto, il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. Prima di tale data, la ricorrente non ha potuto agire per l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento e va, conseguentemente, riconosciuta la tempestività della sua azione”.

Al contrario di altri Tribunali, commenta l’Avvocato messinese Santi Delia, il Tribunale di Messina ha “ribadito che il citato d.p.r. 25/03/2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 15/05/2014, quindi dopo la scadenza del termine previsto dall’art. 9 del d.m. n. 235/2014 – fissato al 10/05/2014 – per la presentazione della domande di inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento e che parte ricorrente ha, dunque, presentato la domanda nel primo termine utile dopo aver avuto contezza del definitivo riconoscimento della portata abilitante del diploma magistrale e della lesività della condotta serbata dal M.I.U.R.”.

Si tratta, commentano con estrema soddisfazione gli Avvocati Santi Delia Delia e Michele Bonetti, “di una decisione assai importante perchè il Tribunale di Messina, con date e documenti alla mano, ha avuto il coraggio di esplicitare le ragioni del dissenso rispetto alla posizione di altri Colleghi mettendo a nudo l’insuperabile circostanza che nessuna norma ha sancito la decadenza dei diplomati magistrale di agire per ottenere l’accertamento del loro diritto“. “Pur essendo consapevoli“, continua l’Avvocato Santi Delia, “che la battaglia sia ancora lunga e, probabilmente, solo la Cassazione o la CGE metteranno la parola fine a questa vicenda, questa decisione è dirompente in quanto, da oggi in poi, tutti i Tribunali dovranno fermarsi a riflettere rimeditando e rivisitando le proprie decisioni“.