CONCORSONE SCUOLA: SALTA IL CRITERIO DELL’ORIGINALITA’ NELLE CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE

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Il T.A.R. Abruzzo ha accolto il ricorso degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti e ordinato alla Commissione dell’USR Abruzzo di ricorreggere le prove scritte di una candidata non ammessa alla prova orale tenendo conto di quanto denunciato in ricorso.
Negli ultimi mesi numerosi docenti di tutta Italia sono stati impegnati a sostenere le prove, scritte ed orali, per ottenere l’agognata assunzione a tempo indeterminato presso il Ministero dell’Istruzione.
Il concorso, gestito a livello regionale dai vari USR, prevedeva l’espletamento della prova orale solo se si raggiungeva un punteggio minimo di 28 punti a seguito della prova scritta; in tal senso, Il Ministero aveva messo a disposizione delle Commissioni particolari “criteri” da utilizzare per la correzione degli elaborati. L’interpretazione di alcuni di tali criteri infatti, in certi casi, è apparso particolarmente discrezionale e pregiudizievole per le valutazioni finali.
Sono migliaia in Italia i concorrenti che hanno visto valutata la propria prova in maniera insufficiente dalla Commissione ritenendo che il proprio elaborato fosse, semplicemente non originale. Nonostante una perfetta adesione a quanto testi e manuali indicavano, in moltissimi casi, è stato proprio questo criterio a pregiudicare la valutazione.
Nella fattispecie, il Tar dell’Aquila ha ritenuto fondate le censure riguardanti il criterio dell’ “originalità” ritenendolo, prima facie, non idoneo a valutare le prove scritte dei candidati.
Lo stesso T.A.R., in accoglimento del ricorso di Bonetti e Delia, ha posto l’accento sull’illegittima prassi, anche in tal caso assunta da moltissime commissioni, di aver cambiato i criteri di valutazione senza che i candidati ne fossero informati orientando la loro esposizione scritta.
Il compito della ricorrente verrà dunque ricorretto dalla Commissione che, perciò, dovrà necessariamente tener conto dei rilievi sostenuti in ricorso e confermati dal TAR.