Concorsone scuola 2016: CGA rigetta appello MIUR. Commissione ricorregga compito bocciati ingiustamente

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Il Consiglio di Giustizia amministrativa ha rigettato l’appello del Miur proposto avverso l’ordinanza del TAR Palermo con cui era stata accolta la domanda cautelare proposta dagli Avv.ti Santi Delia e Michele Bonetti volta alla ricorrezione della prova scritta della ricorrente esclusa dalla prosecuzione del concorsone 2016.

Il TAR, aveva infatti accolto l’istanza cautelare ritenendo che la valutazione resa dalla Commissione avesse debordato l’ambito della discrezionalità tecnica riservatole ed aveva perciò ordinato alle Amministrazioni resistenti di ricorreggere la prova della candidata avendo cura di garantire il rispetto dell’anonimato.

Il Miur e l’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia appellavano tale provvedimento, sostenendo che l’attività della Commissione fosse assolutamente insindacabile e che la valutazione data all’elaborato della ricorrente fosse corretta.

Il CGA invece, confermando la decisione del TAR, rigettava l’appello accogliendo la tesi dei legali Delia e Bonetti secondo cui nessun danno viene cagionato all’Amministrazione nella mera ipotesi di ricorrezione del compito della ricorrente (Tar Lazio n. 8096/16; Tar dell’Aquila n. 286/2016). Nel merito il Tar della Sicilia si era così espresso “Considerato che il ricorso presenta apprezzabili profili censura, con riferimento al giudizio espresso sugli elaborati scritti svolti dalla ricorrente – nella misura in cui la valutazione sembra debordare dall’ambito proprio di discrezionalità tecnica riservato, in via di principio, alla Commissione – sicchè si può accogliere la domanda cautelare, disponendosi a tal fine la ricorrezione di tali elaborati scritti”.

In tal senso  l’Avv. Delia commenta “Non possiamo che ritenerci estremamente soddisfatti, si tratta di un provvedimento per noi molto importante, tenuto conto che, rispetto ad una giurisprudenza storicamente negativa in tale ambito,  anche il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia  condivide le nostre teorie, basate sulla possibilità di ricorreggere i compiti scritti dei candidati nei concorsi pubblici in assenza di danno all’Amministrazione e qualora venga provato che la valutazione data dalla Commissione abbia debordato il proprio ambito di  discrezionalità. Adesso ci auspichiamo che i nostri ricorrenti possano superare le ricorrezioni ed accedere alle successive prove orali”.