MOBILITA’ SCUOLA: ASSEGNARE UNA SEDE AD UN DOCENTE CON PUNTEGGIO INFERIORE E’ ILLEGITTIMO. ANCHE IL PUNTEGGIO MATURATO IN PARITARIA DOVRA’ ESSERE CONTEGGIATO. MIUR CONDANNATO.

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Come molti docenti hanno avuto – purtroppo – modo di sperimentare, il recente piano di mobilità varato dal MIUR non è stato in grado di applicare correttamente il criterio di assegnazione alle sedi di preferenza sulla base del punteggio, così come previsto dal CCNI: l’ordine in cui vengono esaminate le richieste è dato dal più altro punteggio.

Numerosi, infatti, sono stati i casi in cui gli insegnanti si sono visti sopravanzare da altri colleghi assegnati a sedi “vicino casa” seppur in possesso di un punteggio inferiore.

Che l’algoritmo utilizzato dal Ministero nel gestire il piano di mobilità docenti fosse caratterizzato da molteplici irregolarità, è un fatto ormai noto: su tale argomento, lo studio Delia & Bonetti è stato uno dei primi ad individuare irregolarità nelle procedure di assegnazione dei docenti a sedi che, spesse volte, non corrispondevano a quelle che effettivamente sarebbero dovute spettare ai docenti in mobilità. Proprio grazie al nostro ricorso, inoltre, il MIUR è stato condannato a svelare l’algoritmo su ordine del T.A.R. Lazio (guarda il focus su questo link).

Oggi, tale illegittima condotta, è stata nuovamente sanzionata da una pronuncia del Tribunale di Torino, il quale ha chiarito che l’esistenza di soggetti con punteggi inferiori e senza alcun titolo di preferenza, che sopravanzano chi, come la ricorrente, ha un punteggio superiore, integra la violazione di quanto previsto dal CCNI. “Il Ministero deve pertanto essere condannato ad assegnare la ricorrente ad una delle sedi […] nel rispetto dei criteri di cui all’allegato 1 del CCNI per la mobilità del personale docente”.

Adesso il MIUR dovrà non solo ottemperare all’ordine giudiziale, ma sarà costretto a pagare oltre 3000 € di spese giudiziali.