POST PLENARIA: IL CONSIGLIO DI STATO APRE LE GAE CON SENTENZA PER I DEPENNATI.

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Con sentenza n. 4500 del 2018 il Consiglio di Stato ha accolto l’appello, patrocinato dagli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, dei ricorrenti, aderenti all’ADIDA, facenti parte della categoria dei c.d. depennati dalle GAE per la mancata presentazione della domanda di permanenza nelle stesse.
Il massimo organo della Giustizia Amministrativa ha ritenuto innanzitutto che nessuna inammissibilità dell’azione proposta può discendere dalla mancata impugnazione dei precedenti decreti ministeriali del 2014 e del 2016, posto l’avvenuto annullamento con efficacia “erga omnes” del decreto n. 235 del 2014.
Ulteriormente il provvedimento sottolinea che “nella specie si fa questione non di un inserimento ex novo, quanto invece del ripristino di una situazione già esistente. Esula cioè, dalla norma, qualsiasi intento di esclusione in via definitiva dalle GAE quale conseguenza derivante dalla mancata presentazione della domanda di aggiornamento/permanenza: l’esclusione in discorso non può considerarsi assoluta”.

Da ciò i Giudici di Palazzo Spada hanno dunque accolto la nostra tesi con sentenza n. 4500/2018 secondo cui la situazione dei ricorrenti “non contrasta con la qualificazione “a esaurimento” delle GAE”.
“Una decisione importantissima” – commentano gli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia – “che sancisce l’illegittimità del comportamento tenuto dall’Amministrazione nei confronti di tanti docenti. Le GAE, dunque, non sono tutte completamente chiuse e, ancora una volta, si è messa in luce la contraddittoria “chiusura” della Plenaria. Dobbiamo lavorare nelle maglie e nelle crepe di questo impianto giurisprudenziale proseguendo su tutti i livelli, da quello politico a quello sindacale, sino a quello giudiziario che ci compete, sostenendo il ricorso del nostro studio legale alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la richiesta di una nuova Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato”.