Ammissione alle scuole di specializzazione in medicina: nel test c’è una domanda errata. T.A.R. Lazio accoglie ricorso e immatricola giovane medico

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, pronunciandosi sul ricorso presentato dagli Avv. Santi Delia e Michele Bonetti, ha accolto le censure mosse contro la domanda erratamente posta all’interno del Test di ammissione.

Sin dalle prime valutazioni all’esito del test avevamo fatto notare che, tra i quesiti somministrati, ve ne era uno (n. 96 codice domanda 146604) a nostro modo di vedere errato ragion per cui chi ha sbagliato o non risposto a tale domanda ed è fuori per il relativo punteggio poteva agire individualmente. 

Oggi è arrivato il primo accoglimento nazionale da parte del T.A.R. Lazio che, in maniera secca e decisa, ha evidenziato come l’errore è clamoroso.

Con il ricorso, difatti, si deduceva che l’errata formulazione della domanda ha reso illegittima la sua somministrazione, falsando il risultato della prova e pregiudicando il diritto all’ammissione presso la Scuola scelta. Il Tribunale, dunque, esaminate le tesi difensive dello Studio ha “rilevato che la lesione lamentata da parte ricorrente va ascritta all’errata impostazione del quesito formulato mediante riproduzione del reperto radiografico per la denunciata inversione dell’impostazione grafica, errore emergente icto oculi”.

Così, ritenendo fondate le richieste dei difensori, il T.A.R. Lazio ha sospeso l’efficacia degli atti impugnati “disponendo l’iscrizione del ricorrente con riserva al corso di specializzazione”.