Dopo Padova arriva Pordenone: il diritto dei diplomati magistrale non è prescritto. Il Tribunale spiega da quando decorre il termine.

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Si sta consolidando la recente posizione del Tribunale di Padova che, finalmente, ha correttamente qualificato il diritto fatto valere in giudizio dai diplomati magistrale.

La decisione del Tribunale di Pordenone (Giudice Maria Paola Costa che sin’ora non si era occupata del tema) chiarisce, sconfessando la posizione di altri Tribunali acriticamente poggiati su precedenti frettolosi, che trattandosi di diritti la prescrizione l’unica eccezione che potrebbe impedire ai nostri docenti di ottenere l’ammissione in G.A.E. Ma da quando decorre tale prescrizione?

Secondo il Tribunale “non può nemmeno parlarsi di prescrizione del diritto in quanto in base all’art. 2935 c.c. la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere. Tale posizione soggettiva è venuta ad esistere solo alla fine del 2013 con il riconoscimento della Cassazione attraverso le SS.UU n. 27991, con il parere positivo del Consiglio di Stato e il D.P.R. n. 235/2014. Le ricorrenti” “pertanto non hanno visto prescrivere alcun diritto poiché sino al 2014 esso non era mai stato riconosciuto”.

La decisione del Tribunale, dunque, fissa il decorso del termine prescrizionale in due momenti giudiziari la cui paternità è proprio degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti: la sentenza della Cassazione a Sezioni Unite sulla giurisdizione e il parere positivo del Consiglio di Stato sul ricorso straordinario dei nostri 220 ricorrenti pionieri.

E’ errato, invece, parlare di decadenza per non aver presentato la domanda nel 2007 in quanto il diritto soggettivo dei docenti è soggetto a prescrizione e non a decadenza.

Sulla base di tali presupposti il Tribunale di Pordenone ha accolto il ricorso degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti proposto nell’interesse di alcuni docenti in possesso di diploma magistrale conseguito prima dell’a.s. 2001/2002 e accertato il diritto degli stessi a presentare “le domande finalizzate all’inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento a tutti gli effetti di legge ed, in particolare, ai fini della partecipazione al piano straordinario di immissione al ruolo e, per l’effetto, ordina al resistente M.I.U.R., in persona del Ministro pro tempore, di disporre l’immediato inserimento, anche attraverso la riattivazione delle funzioni della piattaforma telematica “Istanze on line”, della docente Antonietta Rimpatriato nelle graduatorie ad esaurimento dell’Ambito Territoriale di Pordenone, classi di concorso Scuola dell’Infanzia (AAAA) e Scuola Primaria (EEEE) valide per gli anni scolastici 2014/2017, con la posizione e con il punteggio alla stessa spettanti dal momento della presentazione della domanda”.

Si tratta, commentano gli Avvocati Bonetti e Delia, “di un provvedimento assai importante perchè chiarisce l’equivoco in cui molti Tribunali incorrono tra decadenza dall’azione processuale e prescrizione del diritto. E’ un grosso passo avanti per il riconoscimento del diritto di tutti i diplomati magistrale ad ottenere quanto gli spetta“.

Oggi, ricordano i legali di ADIDA e La Voce dei Giusti, un altro Tribunale ha detto che così non è e che nonostante sia decorso il termine del 14 agosto per la presentazione della domanda i nostri ricorrenti possono ancora sperare nel ruolo. Chi non otterrà il ruolo oggi, inoltre, dovrà ottenere il risarcimento in futuro non potendo ad esso addebitare le lungaggini del processo. Quanto costerà allo Stato tanta presunzione nella gestione di questo contenzioso?