PRECARI DELLA SCUOLA: RICORSO PER LA STABILIZZAZIONE, IL RISARCIMENTO DEI DANNI E LA RICOSTRUZIONE DI CARRIERA

RICORSO STABILIZZAZIONE, RISARCIMENTO DANNI E RICOSTRUZIONE DI CARRIERA – DI CHE RICORSO SI TRATTA?  

Il MIUR ha per anni assunto e continua ad assumere docenti precari che svolgono le medesime mansioni di colleghi assunti a tempo indeterminato, i quali tuttavia sono soggetti alla reiterazione di plurimi contratti a tempo determinato per un limite spesso superiore alle 36 mensilità. Ciò, a dispetto di quanto statuito dalla normativa europea che prevede la stabilizzazione del docente ove il contratto a tempo determinato superi il suddetto termine.

Una ulteriore conseguenza, dato dalla illegittima reiterazione dei contratti, è il danno che si concretizza in capo a ciascun docente. Un recente orientamento della Cassazione riconosce, infatti, la spettanza del risarcimento danni al singolo precario che abbia  subito l’apposizione illegittima del termine contrattuale.

Invero, è del mese di dicembre la pronuncia delle S.S.U.U. della Suprema Corte di Cassazione che ha di fatto creato due distinte categorie di docenti cui spetterebbe il risarcimento del danno in caso di reiterazione dei contratti per oltre le 36 mensilità.

Trattasi di docenti che hanno prestato servizio o su organico di diritto (con contratti sino al 31/08) con un minimo di 36 mensilità o su organico di fatto (con contratti sino al 30/06) con un minimo di 36 mensilità prestate nel medesimo Istituto e con la medesima CDC.

Per i casi esposti è certo che, salvo una nuova mutazione della giurisprudenza a riguardo, tutti i docenti dovranno essere risarciti per i danni subiti. Infine, ultima e ulteriore lesione a capo del docente che inevitabilmente viene a concretizzarsi e nondimeno riconosciuta oggi da tutti i Tribunali aditi, è la mancata ricostruzione di carriera, dunque la condanna in capo al MIUR al pagamento ai ricorrenti di tutte le differenza retributive, derivanti dagli scatti di anzianità, maturate ma tuttavia illegittimamente non percepite.

PERCHE’ ADERIRE AL RICORSO? Il ricorso mira ad ottenere ristoro per i danni subiti a causa della reiterata ed illegittima apposizione del termine contrattuale.

Data la tipologia del ricorso, verrà dunque sottoposta ai giudici l’intera questione lavorativa al fine di richiedere un equo risarcimento del danno subito per via dello sfruttamento e delle ingiuste discriminazioni e abusi da anni perpetrati nonché la richiesta degli scatti di anzianità.


CHI PUO’ ADERIRE

Possono aderire tuttii docenti (abilitati e non) che abbiano sottoscritto un contratto a tempo determinato, per oltre le 36 mensilità, con una amministrazione scolasticanel corso dell’anno scolastico appena terminato, possono presentare ricorso al Giudice del Lavoro.  


AUTORITA’ ADITA


Per il riconoscimento della detta ricostruzione si agirà innanzi al Giudice del lavoro.
 


TEMPI DELL’AZIONE

I tempi di un’azione innanzi al Giudice del lavoro ammontano a ca 6 – 24 mesi.


COME ADERIRE

Primo passo – Cosa c’è in allegato e cosa farne:

In allegato troverà una lettera di impugnazione, una procura, un conferimento di incarico professionale, un’autocertificazione reddituale e le coordinate bancarie sulle quali effettuare il bonifico.

1. La lettera di impugnazione: ATTENZIONE: se ha già inviato la lettera come da istruzioni di Adida, vada al punto 2. altrimenti: apra l’allegato “Lettera d’impugnazione, la stampi e la compili in ogni punto, firmandola dove richiesto. 

La lettera deve essere inviata al proprio datore di lavoro e/o al luogo in cui ha sede il l’ente (privato o pubblico) dal quale siete stati assunti. Pertanto, chi ha lavorato per una paritaria privata manderà la lettera al datore privato e/o che l’ha assunto (cioè alla scuola paritaria o parificata), chi ha lavorato per scuole statali deve inviare la lettera al MIUR il cui indirizzo è: Viale Trastevere 76/A, 00153 ROMA. L’invio deve essere effettuato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno (avendo cura di conservare le ricevute di invio e di ritorno del plico, senza le quali non è possibile avviare il ricorso).

2. La procura: apra l’allegato “procura” e stampi il file3 volte. Compili e firmi tutte e tre le copie.

3. L’incarico professionale: l’incarico professionale (per mera praticità è stato denominato patto di quota lite) garantisce trasparenza relativamente al compenso del professionista che ha svolto e seguito la pratica. Pertanto Lei è invitato a leggere tale file con calma e a chiamarci in caso di dubbi. Stampi una copia del file “CONFERIMENTO INCARICO” e poi lo compili e lo firmi.

4. Autocertificazione reddituale: questo documento attesta che Lei ha un reddito FAMILIARE annuo inferiore ad euro 32.298,99. Infatti, in tal caso, Lei è esentato dal dover pagare il contributo unificato (un contributo di spese di giustizia richiesto dalla legge). Quindi, qualora la Sua famiglia (esattamente i soggetti che sono nel suo stato di famiglia) abbia un reddito inferiore a tale soglia, Lei dovrà stampare, compilare e firmare il documento. Qualora invece il reddito della Sua famiglia superi la predetta soglia, Lei dovrà pagare il Contributo Unificato di euro 259,00.

5.Coordinate bancarie: Il versamento da effettuare per tale ricorso è di euro 700,00 se il Suo reddito familiare è inferiore ad euro 32.298,99. In caso contrario dovrà versare la somma di euro 959,00 comprensiva di Contributo Unificato. Relativamente alla causale del versamento La preghiamo di scrivere: “Ricorso GDL 2014 + il nominativo del ricorrente”.

6.Riepilogo contratti:Compili dettagliatamente il file word RIEPILOGO CONTRATTI rispondendo anche alle domande ivi indicate.

Secondo passo – l’invio della documentazione in formato elettronico:

Tutta la documentazione utile va inviata sia via mail sia via posta con raccomandata con ricevuta di ritorno.

Cosa inviare via Mail:

ATTENZIONE: L’OGGETTO DELLA MAIL DEVE ESSERE “RICORSO GDL 2016 OLTRE AL NOMINATIVO DEL RICORRENTE”

ATTENZIONE: L’INDIRIZZO MAIL E’ santi.delia@avvocatosantidelia.it

Una fotocopia della procura compilata e firmata.

  • Una fotocopia di un Suo documento di identità.

  • Una fotocopia dell’incarico professionale (o patto di quota lite) compilato e firmato.

  • Una fotocopia dell’autocertificazione reddituale (solo nel caso in cui il Suo reddito familiare è inferiore ad euro 32.298,99) compilata e firmata.

  • Una fotocopia dell’avvenuto versamento (per la cifra da versare guardare il primo passo, punto 4)

  • Una fotocopia della lettera di impugnazione dei contratti e delle ricevute di spedizione e di ritorno (se già in vostro possesso) di tale lettera.

  • Una copia di tutti i contratti di lavoro stipulati con le scuole (tutti quelli in Vostro possesso, non importa quanto siano vecchi).

  • Una copia di tutte le buste paga relative ai contratti di lavoro di cui al punto 6.

  • Una copia di tutti i CUD relativi agli anni di lavoro di cui al punto 6.  

  • Un riepilogo in formato elettronico (WORD) di tutti i contratti di lavoro e della Sua situazione personale così come indicato nel FILE “RIEPILOGO CONTRATTI”.

 

Terzo passo – la spedizione a mezzo del servizio postale:

ATTENZIONE: LA DOCUMENTAZIONE VA SPEDITA CON RACCOMANDATA A/R

ATTENZIONE: SULLA BUSTA VA SCRITTO “RICORSO GDL 2016 OLTRE AL NOMINATIVO DEL RICORRENTE”

ATTENZIONE: L’INDIRIZZO A CUI INVIARE IL PLICO E’: “AVV. SANTI DELIA – VIA S. AGOSTINO 4, 98122 MESSINA”

ATTENZIONE: PER “ORIGINALE” SI INTENDE UN FOGLIO COMPILATO E FIRMATO CON PENNA (NON UNA FOTOCOPIA).

Cosa spedire via posta:

1. Tre originali della procura compilate e firmate.

2. Una fotocopia di un Suo documento di identità.

3. Un originale dell’incarico professionale compilato e firmato.

4. Un originale dell’autocertificazione reddituale (solo nel caso in cui il Suo reddito familiare è inferiore ad euro 32.298,99) compilata e firmata.

5. Una fotocopia dell’avvenuto versamento (per la cifra da versare guardare il primo passo, punto 4).

6. L’originale della lettera di impugnazione dei contratti inviata al MIUR e le ricevute di spedizione e di ritorno (se già in vostro possesso) di tale lettera ORIGINALI.

7. Due copie di tutti i contratti di lavoro stipulati con le scuole (tutti quelli in vostro possesso, non importa quanto siano vecchi).

8. Due copie di tutte le buste paga relative ai contratti di lavoro di cui al punto 6.

9. Due copie di tutti i CUD relativi agli anni di lavoro di cui al punto 6.

10. Un riepilogo di tutti i contratti di lavoro e della Sua situazione personale che però va anche inviato in formato word digitale denominato “RIEPILOGO CONTRATTI”.

ATTENZIONE: COMPILARE I DOCUMENTI IN STAMPATELLO E SCRITTURA LEGGIBILE.

Gli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti e i loro studi di Messina e Roma, con Adida rimangono a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento.

VAI ALLE FAQ