SPECIALIZZAZIONI MEDICHE: LE AZIONI PER I NON AMMESSI

Categories: Azioni collettive, News

Il concorso per l’accesso alle specializzazioni mediche presenta plurime criticità su cui verranno avanzate azioni giudiziali specifiche e calibrate rispetto alla posizione del singolo candidato.

RICORSO COLLETTIVO “C”. Un ricorso di tipo collettivo (RICORSO C) ed azionabile da tutti i soggetti presenti in graduatoria ed oltre l’ultima posizione bandita verrà proposto contestando:

– la persistente presenza di posti vacanti ottenendo l’attribuzione anche diretta di uno di tali posti a prescindere dalla distanza dall’ultimo ammesso. Su questo, nonostante un orientamento da ultimo negativo del Consiglio di Stato che auspichiamo possa mutare, sin da 2014 e per 5 anni di fila, siamo stati i primi a vincere.

– la scelta del MIUR e del Regolamento di fondare la selezione non su una prova di scuola e di area ma su un’unica prova identica per tutte le tipologie di accesso. A nostro modo di vedere (e del Consiglio di Stato in sede consultiva) ciò è illegittimo. Queste le parole del Consiglio di Stato “relativamente alla scelta introdotta con il nuovo schema di regolamento di orientare la selezione nei confronti dei laureati in possesso di “una preparazione teorico-pratica che abbraccia un ambito più esteso possibile del sapere medico chirurgico”, prevedendo una prova di esame unica ed identica a livello nazionale (art. 3, comma 1), non più riferita dunque a ciascuna tipologia di scuola di specializzazione, con scelta preferenziale collocata ex post, come già segnalato, pur lasciando integri gli ambiti di apprezzamento discrezionale riservati all’Amministrazione proponente, la Sezione osserva e ribadisce che la scelta adottata può non apparire pienamente rispondente al criterio della specializzazione, che costituisce l’obiettivo stesso delle Scuole di che trattasi. Devesi, altresì, segnalare che la menzionata norma legislativa di riferimento, di attuazione della normativa comunitaria, continua a far riferimento a prove di ammissione “per ogni singola tipologia”, seppur “con contenuti definiti a livello nazionale” (art. 36, comma 1, d.lg. n. 368 del 1999).

– la sola fittizia attivazione delle macro aree di selezione essendo inutile aver diminuito il numero delle sedi di esame quando, in tali sedi, i candidati erano comunque divisi in piccole aule con differenti metri e livelli di controllo.

– gli errori nei quesiti al fine di rilevare che la prova non è idonea alla selezione dei migliori senza incidenza specifica sulla posizione.

RICORSO INDIVIDUALE “A”. Accanto a tale azione collettiva vi sarà un’altra azione (RICORSO A) di tipo individuale per tutti coloro che, pur avendo un punteggio inferiore rispetto all’ultimo ammesso presso la scuola e la sede prescelta, possono lamentare l’erroneità di qualche domanda perchè errata, fuorviante o fuori programma. Con tale ricorso, inoltre, si può ottenere l’attribuzione diretta di un posto vacante a prescindere dalla distanza dall’ultimo ammesso. Su questo, sin da 2014 e per 5 anni di fila, siamo stati i primi a vincere.

In particolare, ad esempio, lo scorso anno abbiamo vinto su ben 6 domande sul test di MMG a seguito di verificazione disposta dall’ISS.

Chiaramente in via subordinata tale ricorso conterrà anche gli argomenti del ricorso “C” e se ve ne sono i presupposti del tipo “A”.