IL TAR CAMPANIA ACCOGLIE IL RICORSO DELL’UDU E AMMETTE TUTTI I RICORRENTI A PSICOLOGIA

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Con ordinanza cautelare il TAR Campania in data 13 novembre 2020 ha ammesso con riserva 40 ricorrenti al corso di laurea in scienze e tecniche psicologiche presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”.

“Ancora una volta decine di aspiranti psicologi rischiavano di non poter accedere al suddetto corso di Laurea” – dichiara Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale UDU – Unione degli Universitari – “A causa della scelta dell’Ateneo partenopeo di utilizzare come modalità di selezione quella del voto della maturità, data la difficoltà di svolgere i test a causa della pandemia. Ma più in generale a causa della scelta di perseverare nell’istituzione del numero programmato locale in un corso di laurea in cui più volte è stata sollevata e confermata in sede di giudizio l’illegittimità del Numero Chiuso, in quanto non sussistono i requisiti previsti dalla normativa.”

Il TAR Napoli in virtù delle plurime ragioni offerte dall’UDU nel ricorso e dell’avvenuto inizio dell’attività dell’anno accademico 2020/2021 nonché per la progressiva ingravescenza dell’emergenza sanitaria ha ritenuto che potesse disporsi immediatamente l’ammissione con riserva dei ricorrenti, rinviando alla più opportuna udienza di merito per ogni questione al 25 gennaio 2021.

“L’Ateneo Federico II” a parlare è l’Avv. Michele Bonetti patrocinatore del ricorso e founder dello studio Bonetti Delia, “non solo ha chiuso illegittimamente un corso di laurea che doveva essere aperto, ma non ha in alcun modo effettuato una selezione limitandosi al voto del diploma”.

E’ una notizia che comunichiamo con profonda gioia e soddisfazione per tutti gli studenti che potranno immatricolarsi e avere accesso regolarmente al corso di studi in Tecniche e Scienze Psicologiche – Dichiara Alessia Anthea Russo Coorditrice UDU Napoli – “Questo è un grande successo per tutti noi, come studentesse e studenti, prima che come UdU Napoli!

Concludono Gulluni e Russo: “Questa pronuncia conferma che il numero programmato rappresenta una fortissima lesione del diritto allo studio oltre che al futuro di tantissimi studenti e studentesse e chiediamo alla Federico II e tutti gli atenei italiani di abolire TUTTI i numeri programmati locali attualmente attivi, lo chiediamo nell’interesse degli studenti, ma anche nell’interesse dell’ Ateneo  federiciano e del sistema universitario, che amplierebbe senza dubbio la propria platea studentesca, innalzando di fatto il livello culturale e professionale del Paese.

Questa importante vittoria di oggi è solo un punto di partenza, la nostra battaglia per garantire il diritto allo studio e il libero accesso all’Università continua!