A chi vanno i quasi 1000 posti rimasti vacanti a Medicina? Il nostro ricorso per ottenerne uno.

Con sentenza n. 863 emessa dal TAR del Lazio il 17 gennaio 2024, la graduatoria dei corsi di laurea in medicina e chirurgia ed odontoiatria e protesi dentaria relativamente all’anno accademico 2023/2024 è stata annullata.

Effetto diretto e pratico di tale decisione è stata la chiusura della graduatoria e, dunque, degli scorrimenti, che ha generato circa 700 posti rimasti liberi e non assegnati.

Tale situazione lede i candidati (ricorrenti e non) che in graduatoria si sono collocati in posizione assai prossima rispetto all’ultimo ammesso, con un punteggio pari o superiore a circa 56,47 punti.

Intendiamo dunque tutelare tali posizioni agendo, immediatamente, tramite appello avverso la sentenza nella parte in cui impone la chiusura della graduatoria, nonché impugnando cautelativamente al T.A.R. il provvedimento di chiusura graduatoria

L’azione è volta in primis all’immatricolazione sui posti rimasti liberi dopo la chiusura della graduatoria e, in subordine, allo scorrimento della graduatoria tra i soli ricorrenti che hanno effettuato tale specifica impugnazione.

I ricorsi potranno essere avanzati in maniera individuale oppure collettiva e potranno proporla sia nuovi ricorrenti che non hanno agito prima impugnando la mancata ammissione al corso di laurea ambito, sia coloro che hanno già proposto ricorso al TAR impugnando la mancata ammissione al corso di laurea ambito (tanto con il nostro studio legale quanto con altri avvocati).

Potranno aderire all’azione tutti coloro che hanno un punteggio preferibilmente pari o superiore a 56,47 e comunque non inferiore a 56.

Invitiamo tutti gli interessati a fissare un appuntamento senza impegno, anche online, con lo studio legale per valutare la singola posizione.

Con atto del 18 gennaio 2024, difatti, il Ministero, fatte salve le immatricolazioni ai predetti corsi avvenute o comunque in corso di perfezionamento, ha bloccato gli scorrimenti della graduatoria precisando che si sarebbe dato seguito alle immatricolazioni, entro e non oltre il 22 gennaio 2024, per i soli assegnati e prenotati lasciando circa 700 posti liberi.

Ciò ha determinato diverse situazioni e problematiche:

  • candidati che erano “prenotati” in una sede o in un corso di laurea non preferito, che con i prossimi scorrimenti avrebbero potuto iscriversi, in taluni casi, addirittura in prima sede e che, invece, si sono trovati obbligati ad immatricolarsi nella sede o nel corso di laurea non ambito;
  • candidati che erano prenotati in una sede o in un corso di laurea non preferito, che con i prossimi scorrimenti avrebbero potuto iscriversi, in taluni casi, addirittura in prima sede ma che per varie problematiche, non hanno potuto perfezionare l’immatricolazione perdendo definitivamente la possibilità di iscriversi per l’anno accademico in corso;
  • candidati che si sarebbero trovati in posizione utile con i prossimi scorrimenti ma che, a causa della chiusura della graduatoria, si trovano ad aver affrontato un test con un punteggio che avrebbe consentito loro di immatricolarsi ma, di fatto, non potranno iscriversi e hanno perso definitivamente la possibilità di iscriversi per l’anno accademico in corso.

È evidente che le situazioni sopra descritte, nonché altre posizioni peculiari che ci vengono segnalate in questi giorni, hanno leso il diritto allo studio e alla formazione di tutti i candidati esclusi che potranno agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.

Lo Studio legale si è già occupato in passato di contenziosi avverso la chiusura anticipata della graduatoria e per l’integrale copertura dei posti banditi, consentendo a centinaia di ricorrenti di immatricolarsi.

A mero fine esemplificativo e non esaustivo, Vi invitiamo a visionare seguenti link

VITTORIA 2015

POSTI LIBERI

POSTI DISPONIBILI AI RICORRENTI

A che tipologia di ricorsi sarà possibile aderire?

Il ricorso individuale è sempre preferibile perché è possibile inserire motivi specifici e personali del ricorrente, addurre motivi di urgenza e perché non si corrono rischi di inammissibilità che ci sono sempre nei ricorsi cumulativi.

Al fine di valutare le singole posizioni, invitiamo tutti gli interessati a fissare un colloquio, di presenza oppure online, con lo Studio Legale senza alcun onere e senza impegno.

Il ricorso collettivo sarà proposto per gruppi con posizioni omogenee ed ha un costo di euro 400,00 da versare al momento dell’adesione.

Il ricorso collettivo sconta il rischio legato all’inammissibilità per incompatibilità, contrasto o non identicità della posizione dei ricorrenti, pertanto raduneremo i ricorrenti per piccoli gruppi con posizione omogenee.

In questo caso, ovviamente, non è possibile inserire censure personali e peculiari ma solo di carattere generale.

In entrambi i casi i costi indicati comprendono la doppia tutela (collettiva) innanzi al TAR avverso il provvedimento di chiusura della graduatoria ministeriale.

SCARICA LA DOCUMENTAZIONE PER ADERIRE AI RICORSI