Il Tribunale Amministrativo per la regione siciliana, sezione Catania, ha accolto le tesi difensive dell’Avvocato Santi Delia, name founder di Bonetti & Delia Studio legale, spiegando importanti principi in tema di giurisdizione del giudice amministrativo nella peculiare ipotesi di impugnazione dei concorsi dirigenziali i quali prevedano una selezione fiduciaria.
Nel caso di specie era stato proposto ricorso avverso la procedura di selezione per la nomina di un dirigente tecnico del Comune di Messina ritenendo che la giurisdizione appartenesse al G.A. in quanto si contestava il fatto che l’Amministrazione aveva optato per un concorso aperto all’esterno anziché per soli interni.
Secondo il TAR Catania, “le controversie relative ad una procedura selettiva che approdi ad una rosa di idonei, nell’ambito della quale intervenga poi la decisione fiduciaria e del tutto discrezionale dell’Amministrazione in ordine al concreto conferimento dell’incarico dirigenziale ad uno dei soggetti contemplati nella rosa, si riferiscono ad atti adottati in base alla capacità ed ai poteri propri del datore di lavoro privato e appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario”. In particolare, “può ritenersi che anche le deliberazioni propedeutiche al conferimento o la loro omissione siano riconducibili alla sfera privatistica, quali atti interni alla sfera datoriale e propedeutici alla formazione di una volontà negoziale. Detto in altri termini, si è dinanzi ad un crinale datoriale di una vicenda di indole contrattuale che, in considerazione della natura di diritto soggettivo delle posizioni coinvolte e del carattere eccezionale della (residua) giurisdizione del giudice amministrativo nella materia del pubblico impiego, trova il proprio giudice naturale nell’autorità giudiziaria ordinaria”.
Il TAR ha quindi ribadito che per ampia giurisprudenza le controversie relative ad una procedura selettiva che approdi ad una rosa di idonei, nell’ambito della quale intervenga poi la decisione fiduciaria e del tutto discrezionale dell’Amministrazione in ordine al concreto conferimento dell’incarico dirigenziale ad uno dei soggetti contemplati nella rosa, si riferiscono ad atti adottati in base alla capacità ed ai poteri propri del datore di lavoro privato e appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario, dichiarando inammissibile il ricorso proposto, facendo salva l’assunzione effettuata dal Comune di Messina.