Per noi è il coronamento di quasi un ventennio di battaglie. Innanzi agli organi di giustizia giurisdizionali italiani ed europei e persino delle Autorità indipendenti nazionali. Non solo vi è l’eliminazione di uno sbarramento iniziale, ma vi è un consistente aumento di posti che riduce, notevolmente, l’imbuto di accesso. Da 7000 posti che segnavano il nostro inizio ai 25 mila a cui oggi si arriva, proprio grazie a tutte le azioni anche innnazi all’AGCM sul corretto numero dei posti da bandire, il percorso è stato davvero lungo. In mezzo, solo per ricordarne qualcuno, ci sono state le vittorie sull’anonimato giunte in Plenaria con oltre 15.000 studenti ammessi nel 2014 (e laureatisi nel 2020 dando un enorme mano nell’emergenza Covid), la graduatoria unica a seguito della rimessione in Corte Costituzionale, le centinaia di vittorie sui test errati e cervellotici ogni anno somministrati (anche vagliati dall’Isitituto superiore di Sanità) e la redistribuzione dei posti extracomunitari vacanti. E’ forse solo un passo, ma il più grande sin’ora compiuto, per un diritto allo studio davvero totalmente libero.
Da Ansa
Si entrerà dopo un semestre ad accesso libero, al termine del quale verrà stabilita una graduatoria nazionale, tenendo in considerazione gli esami fatti che saranno uniformi per tutti. I posti arriveranno a 25 mila, oggi sono circa 20mila. ll proseguimento degli studi al secondo semestre sarà condizionato dal conseguimento di tutti gli esami previsti per il primo semestre e dalla posizione nella graduatoria di merito nazionale. Per gli studenti che non superano la selezione per il secondo semestre, sarà possibile utilizzare i crediti formativi acquisiti nei primi sei mesi per iscriversi ad altri corsi di laurea, offrendo così una seconda chance senza la perdita dell’anno accademico. Il governo farà di tutto per fare in modo che nuovo sistema sia operativo dall’anno accademico 2025/2026 e che è già al lavoro sui decreti legislativi, in parallelo con i lavori parlamentari. La novità riguarda anche i corsi di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria e in Medicina veterinaria. Il testo è stato approvato dalla Commissione Istruzione del Senato. Ora deve passare in Aula e poi alla Camera.