Ammissione ad anni successivi al primo: TAR ordina ammissione dei nostri ricorrenti al secondo anno di Medicina

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Il TAR Catania, con due diversi provvedimenti d’urgenza, ha accolto i ricorsi degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti evidenziando l’irragionevolezza del procedimento di valutazione della carriera da parte della Commissione che aveva coinvolto oltre 600 aspiranti a cui era stato negato il nullaosta per il trasferimento al secondo anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, presso l’Ateneo peloritano.

Il T.A.R., dopo aver ordinato il riesame per ben due volte della carriera degli studenti ritenendo “fondata la censura concernente il difetto di motivazione, richiedendosi una più articolata esternazione del percorso logico-giuridico seguito dall’Amministrazione per giungere alla decisione adottata; dispone(va) a carico dell’Amministrazione resistente l’obbligo di riesaminare la fattispecie”, ha oggi ammesso i ricorrenti alla frequenza del corso di Medicina agognato.

A fronte di un riesame nuovamente laconico, il TAR “ritenuto prevalente allo stato, nel bilanciamento degli opposti interessi, il profilo del pregiudizio grave e irreparabile rappresentato dalla parte ricorrente” in accoglimento alla domanda cautelare ha disposto “la sospensione dell’efficacia dei provvedimenti impugnati”, ordinando per l’effetto l’ ammissione dei ricorrenti, “nelle more della definizione del giudizio di merito, al II anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, in sovrannumero e senza pregiudizio per le parti controinteressate”.

La decisione del T.A.R., inoltre, pone profili assai originali in termini di effetti rintracciabili a fronte di ordini di riesame elusivi del giudicato cautelare. A fronte di un riesame che in più occasioni non c’entra l’obiettivo di gettare luce sulle reali ragioni e sul percorso seguito per giungere al diniego – il T.A.R. ha ordinato che sia una nuova e diversa Commissione, persino da comporre presso un altro Ateneo, ad “illustrare con apposita relazione se la valutazione di non validazione espressa dall’Ateneo resistente …. “,” sia conforme ai criteri fissati per le valutazioni in questione, tenuto conto delle censure articolate” dai ricorrenti.

“A fronte di una reiterata condotta da parte dell’Ateno resistente diretta a fornire, ormai da mesi, diverse ragioni ostative al fine di non provvedere al riesame della posizione dei ricorrenti”, chiosa l’Avv. Delia, “con gli odierni accoglimenti, i miei assistiti avranno la concreta possibilità che la loro carriera venga rivalutata correttamente, in modo da poter partecipare compiutamente alla procedura; frattanto e nelle more, gli stessi potranno comunque immatricolarsi, in forza dei succitati provvedimenti favorevoli. L’augurio è che siffatte decisioni fungano da monito per gli Atenei che nell’ambito delle valutazioni delle domande di trasferimento dovranno sempre motivare le loro determinazioni non essendo legittimo procedere sulla base di criteri oscuri ed incomprensibili”.