Numero chiuso e sanatoria degli studenti riammessi dal T.A.R.

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Il Consiglio di Stato applica il criterio “sostanzialista” e ritiene sanata la posizione di una studentessa al III anno del Corso di Laurea in Odontoiatria che, nonostante fosse stata ammessa senza una rituale “sospensiva”, grazie alla brillante carriera sino ad allora tenuta, aveva dimostrato “di essere in grado di frequentare il corso al quale non era stata ammessa”.

Secondo i Giudici di Palazzo Spada “sembra che il corso di studi sia stato seguito con il consapevole ed ininterrotto consenso della Facoltà di medicina dell’Università, pur in mancanza di una specifica pronuncia cautelare del Tar che lo permettesse; il che comporta che si è avuto in concreto un totale affidamento da parte dell’Università in favore dell’interessata e che questa abbia dimostrato di essere in grado di frequentare il corso al quale non era stata ammessa. Diversamente verrebbero ad essere vanificati i risultati di quattro anni di studio, durante i quali l’Università avrebbe potuto ben informare la studentessa della provvisorietà della sua frequenza al corso di laurea” (Cons. Stato, Sez. VI, 17 febbraio 2010, n. 889).