Se a dirlo è il Consiglio di Stato e non più e soltanto alcuni TAR, c’è da festeggiare.
Lo stesso Consiglio di Stato, difatti, dopo le aperture a favore dei ricorrenti comunitari del 2009, era tornato sui propri passi negando il diritto allo studio a centinaia di studenti.
Oggi, in accoglimento di un appello da noi proposto avverso l’Ateneo di Messina, si assiste ad una nuova e decisiva apertura. I posti lasciati liberi dagli studenti extracomunitari vanno assegnati ai cittadini comunitari. E’ questa la decisione dei Giudici di Palazzo Spada. Sono oltre 1.000 i posti che, ora, attendono di essere assegnati.
Di seguito il comunicato stampa
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso degli Avv.ti Santi Delia e Michele Bonetti ammettendo uno studente al corso di laurea in Odontoiatria. I Giudici di Palazzo Spada, mutando indirizzo rispetto agli ultimi arresti, hanno ritenuto illegittima la scelta del Miur e degli Atenei di non assegnare ai pretendenti comunitari i posti liberi inizialmente riservati ai cittadini extracomunitari e rimasti vacanti.
L’ex Ministro Gelmini, in una delle sue ultime dichiarazioni da reggente del dicastero di Piazzale Kennedy, aveva dichiarato di volere “che i posti riservati ad extracomunitari fossero riassegnati agli studenti italiani e comunitari che sono rimasti fuori dalle graduatorie”; l’ennesima promessa del Ministero rimasta inattuata, difatti rimangono posti mai assegnati ne’ ai comunitari, nè agli extracomunitari. Sono dunque 1.000 i posti che rischiano di rimanere vacanti nonostante migliaia di pretendenti pronti a subentrare.
La decisione del Consiglio di Stato, secondo gli Avvocati Bonetti e Delia, da una nuova speranza a centinaia di studenti ancora oggi incomprensibilmente esclusi dal corso di laura cui legittimamente aspirano a studiare e rappresenta un’importantissima riaffermazione del diritto allo studio di tutti gli studenti comunitari e extracomunitari.
Consiglio di Stato, Sez. VI, ordinanza 15 febbraio 2012, n. 647
Corriere della Sera