Tribunale di Messina: nuove ammissioni in GAE. I docenti depennati possono anche cambiare Provincia al momento della richiesta di reinserimento.

dirittoscolastico
Categories: News

ll Tribunale di Messina ha accolto il ricorso degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti e ordinato all’USP di riammettere in GAE una depennata con decorrenza dal D.M.  n. 325/2015.

Il Tribunale ha espressamente accolto la tesi dei legali secondo cui è la disposizione ministeriale che dal 2008 onere tutti i docenti a riaffermare la propria volontà di permanere in GAE non è prevista in nessuna norma di legge giacchè secondo le precedenti norme mai abrogate è sempre possibile, a seguito del nuovo aggiornamento, chiedere il reinserimento.

Se permanere nelle G.A.E. non da vita ad alcun onere che senso avrebbe scegliere di essere espulsi per restare precari a vita e lavorare dalle G.I., evidenziano gli Avvocati Delia e Bonetti.

Un altro princio innovativamente stabilito è che il reinserimento può avvenire anche in una Provinca diversa da quella da cui si è stati depennati. I docenti depennati, quindi, hanno gli stessi diritti di quelli in GAE ed il fatto di non aver provveduto negli anni passati all’aggiornamento non può impedirgli neanche di cambiare Provincia.

È una vittoria davvero importante” riferiscono gli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, difensori delle due associazioni “Associazione Docenti Invisibili da abilitare” e “La Voce dei Giusti”, “giacchè i Tribunali del lavoro mostrano sempre più familiarità con tematiche così tecniche e delicate da sempre appannaggio solo di TAR e Consiglio di Stato”.

Il Consiglio di Stato, ricordano i legali, aveva qualche mese fa, proprio sull’azione pilota degli Avvocati Bonetti e Delia, usato parole durissime per stigmatizzare la scelta del MIUR. “L’esito voluto dall’amministrazione è contraddittorio, e non privo di elementi di prevaricazione per le legittime aspettative giuridiche degli interessati, perché l’avere blindato le graduatorie, nella prospettiva del loro esaurimento, non può giustificare, apparendo anzi sommamente ingiusto, la cancellazione definitiva dalle medesime per effetto di una omissione non consapevole perché non debitamente partecipata e in assenza di una corretta e completa partecipazione procedimentale”, chiarisce l’avvocato Delia.

Per l’avvocato Santi Delia “trattasi di una nuova breccia nel muro delle GAE; ora dopo questa apertura proseguiremo nella nostra battaglia per l’ingresso nelle Gae dei diplomati magistrali e di tutte le categorie da noi rappresentate. Il Tribunale, dopo la nostra vittoria dinanzi alle Sezioni Unite della Cassazione ha coraggiosamente ribadito la propria giurisdizione sulla materia delle Graduatorie ad esaurimento e ha accolto il nostro ricorso”.

I legali di “ADIDA” e “La Voce dei Giusti” invitano tutti i precari della scuola a non arrendersi e a continuare, tutti uniti e con entrambe le associazioni, nella battaglia.

Trib. Messina, GDL Dott.ssa Bellino, 23 novembre 2015