ASSUNZIONE DOCENTI CONCORSONE 2016: I POSTI INDIVIDUATI NELL’ORGANICO DI DIRITTO DAGLI UFFICI SCOLASTICI DEVONO TUTTI ESSERE FINANZIATI DAL MIUR

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Si tratta dell’ennesimo, enorme, scivolone del MIUR che, questa volta, ha coinvolto una docente siciliana vincitrice del concorso a cattedra del 2016.

L’insegnante infatti, dopo essere risultata vincitrice nella propria classe di concorso per la regione Sicilia, pur preferendo la sede di Messina veniva destinata per l’assunzione a tempo indeterminato alla provincia di Siracusa.

Ciò che non risultava chiaro è che, appena prima dell’inizio dell’a.s. 2017/2018, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Messina nel render noto l’organico di diritto avevaindividuato ben n. 2 posti da accantonare per le immissioni in ruolo nel proprio ambito territoriale ma, incomprensibilmente, il D.M. che aveva determinato il contingente autorizzato per le assunzioni a tempo indeterminato del personale docente aveva individuato n. 0 posti disponibili e n. 0 posti finanziati per l’ambito territoriale di Messina.

E così, la docente, di fronte a tale oscura decisione, chiedeva chiarimenti ad uffici scolastici e Ministero i quali però, restando totalmente inerti di fronte alle legittime richieste della propria dipendente, si limitavano ad intimare la presa in servizio della stessa presso l’ambito di Siracusa e, dopo il danno anche la beffa, per prestare servizio presso una cattedra su un posto di potenziamento e non per la propria classe di concorso.

Il TAR LAZIO, stigmatizzando tale scelta, accogliendo il ricorso degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti ha imposto il trasferimento ed ordinato al MIUR e all’USR Sicilia di rivalutare l’indicazione dei posti da finanziare per l’anno scolastico 2017/18 per la classe di concorso d’interesse e presso l’ambito provinciale di Messina.

“Siamo soddisfatti per questa vittoria” commenta l’Avv. Delia “giacchè senza l’intervento del T.A.R. quel posto non sarebbe mai più stato assegnato alla nostra ricorrente, in quanto, sarebbe stato successivamente assegnato aliunde all’esito della successiva procedura concorsuale”. Il Tar Lazio ha condiviso le nostre censure anche sull’ingiustificata inerzia della P.A. difronte a tale situazione e perciò, ha concesso alle amministrazioni solo 30 giorni per ottemperare al provvedimento ed individuare la cattedra alla ricorrente presso l’ambito di Messina con l’avvertimento che, in caso di reiterata omissione di atti d’ufficio, verrà nominato un commissario ad acta”.