RETRIBUZIONE PROFESSIONALE DEI DOCENTI (RPD), PARTE IL RICORSO

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La retribuzione professionale docenti e il compenso individuale accessorio competono anche ai docenti con supplenze brevi e saltuarie.

È quanto emerge dalle recenti pronunce della Suprema Corte di Cassazione che ha dichiarato illegittimo l’operato del Ministero dell’Istruzione il quale ha agito in violazione della Direttiva Comunitaria 1999/70/CE, discriminando il personale precario con contratti inferiori all’annualità.

Il provvedimento della Cassazione, dunque, riconosce al personale non di ruolo l’equiparazione della retribuzione con il personale stabilizzato. Al personale precario, difatti, sono stati negati circa € 140 lordi per ogni mese di servizio.

I precari della scuola, dunque, potranno agire dinanzi al Giudice del Lavoro al fine di ottenere il pagamento della RPD non corrisposta e prevista anche dal CCNL.

All’azione può partecipare tutto il personale docente, A.T.A. e D.S.G.A.

Il costo dell’azione è di euro 200,00, oltre a quanto previsto nel contratto per la determinazione del compenso professionale in allegato.

Per aderire all’azione sarà necessario SCARICARE LA DOCUMENTAZIONE