Concorso specializzazioni: al via il coordinamento dei ricorrenti

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I medici aspiranti specializzandi rimasti illegittimamente fuori dalle scuole di specializzazione lanciano il via al coordinamento dei ricorrenti.

Questo è avvenuto il 20 febbraio 2015, in un incontro che ha avuto luogo presso la sede della FP CGIL in Roma e che ha visto l’intervento di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, Cristiano Di Gioia, giovane medico ricorrente, Maja Fedeli e Yaere Verducci, dottoresse aspiranti specializzande e dell’Avv. Michele Bonetti, nonché di tantissimi ricorrenti venuti da tutta Italia.

L’Avv. Bonetti, che ha introdotto gli ospiti, ha illustrato lo stato dei ricorsi e ha iniziato l’incontro con le seguenti e dirette parole: “Abbiamo cominciato le udienze sottoponendo all’esame dei Giudici due ricorsi cosiddetti pilota. Uno, sull’irregolarità dello scorrimento della graduatoria, è stato accolto e rappresenta l’unica vittoria sulla questione tra tutti i ricorsi pendenti sul territorio nazionale. Per l’altro ricorso, rigettato su problemi formali, siamo al Consiglio di Stato. Il Tar del Lazio, dopo la scomparsa del Presidente Massimo Luciano Calveri, è in attesa di un nuovo Presidente titolare, che dovrebbe insediarsi a breve. Si tratta anche quindi di attendere nuove comunicazioni nell’attesa che il Tar stesso riorganizzi i ruoli di udienza e che il Consiglio di Stato si pronunci”. E poi continua: “Siamo pronti ad andare sino alla Corte Europea dei diritti dell’uomo, fino a quando tutti i medici aspiranti specializzandi non avranno ricevuto giustizia. Non molliamo, è ancora una partita tutta in fieri”.

Dopo questa introduzione, squisitamente di tipo giuridico, la parola è passata al segretario nazionale della FP CGIL Medici che, partendo dalla promozione del ricorso, ha confermato “la disponibilità della FP CGIL Medici a sostenere i ricorrenti non solo mettendo a disposizione le strutture; ma con un suo impegno sindacale per il diritto alla formazione e per determinare un sistema per la completa copertura delle borse”. Massimo Cozza, nel suo intervento, ha anche sottolineato che “il problema economico paventato dal Ministero nel sostenere i costi dei ricorrenti sovrannumerari di fatto non esiste per due ordini di motivi: sia perché di 8000 medici specializzandi da formare, solo 5000 hanno superato il concorso, lasciando così 3000 posti previsti vuoti; sia perché, come dimostrato per altri ricorsi, ad esempio quelli dei medici risarciti per gli anni di specializzazione non pagati negli anni 80′ e 90′, quando il Ministero viene condannato, lo Stato paga”.

A questo riflessione, giunge anche Cristiano di Gioia che ravvede nella costituzione di un coordinamento unico un interlocutore attivo, volto non solo all’organizzazione pratica, ma anche centro di interessi che possa avanzare proposte e soluzioni fuori dalle aule dei Tribunali.

A questo punto, la Dott.ssa Maja Fedeli ha preso la parola e ha sottolineato la necessità per i medici specializzandi di unirsi in questa battaglia in un’unica voce, al fine di contrastare anche da un punto di vista interlocutorio le scelte ministeriali, rilevando che oggi “vi sono molte lobbies attorno agli organismi dai medici. Vi è una situazione di comodo insostenibile che ha portato noi medici specializzandi, esclusi dalle scuole di specializzazione, all’oblio non solo perché nessuno dei media si occupa più dello scandaloso concorso, ma anche perché i nostri stessi colleghi approfittano della situazione, sapendo che ci saremo sempre per le guardie e coprire i buchi nei reparti”.

In chiusura è intervenuta la Dott.ssa Yaere Verducci, che ha dichiarato: “Da qui nasce l’esigenza di questo comitato, per poterci unire, affinché si possa creare una rete di comunicazione tra tutti i ricorrenti, e muoverci insieme verso un fine ultimo comune a tutti noi. Sarebbe utile trovare un modo per comunicare direttamente con chi “decide per noi”, e spiegargli che un medico abilitato, senza specializzazione, può solo fare guardie mediche, piccoli lavoretti di 2-3 ore, e sostituzioni a medici negli studi di medicina generale, che sappiamo vanno in ferie a luglio-agosto. Non dobbiamo fermarci ma anzi, ora più che mai, dobbiamo unire le nostre forze e provare a cambiare questa situazione. Non rimaniamo in balia degli eventi sperando nel miracolo che non avverrà, perché siamo noi che creiamo il nostro destino”.

Non poche sono state le domande dei medici presenti; le domande e i pensieri non sono rimasti limitati unicamente a sapere lo stato del singolo ricorso di ciascuno dei presenti, ma hanno avuto un respiro più ampio all’insegna dell’unione e della volontà di far parte del coordinamento che, parallelamente ai ricorsi, rappresenta un nuovo inizio per la classe medica.

In allegato, la scheda di adesione firmata dai ricorrenti presenti all’incontro di venerdì 20 febbraio e qui messa a disposizione per chiunque ne vorrà fare parte.

“Il coordinamento è degli e per gli aspiranti specializzandi”.

SCHEDA_ADESIONE_COORDINAMENTO_RICORRENTI_1.pdf