Concorsone scuola 2016: il giorno delle ricorrezioni. Ecco come le Commissioni smentiscono se stesse e rivalutano positivamente i nostri ricorrenti.

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Da acerbo aspirante docente le cui prove venivano valutate insufficienti tanto in Storia quanto in Filosofia a brillante candidata, proprio grazie all’esito degli scritti, nelle stesse materie. Non è la storia di uno dei tanti aspiranti docenti di ruolo che si sono cimentati negli esami scritti del concorsone e che è riuscito a farcela, ma si tratta di una mera rivalutazione degli stessi compiti ad opera di altra commissione del medesimo Ufficio Scolastico Regionale. Ricorderete, infatti, che a seguito della vittoria dei nostri ricorsi, il T.A.R. aveva ordinato di ricorreggere gli elaborati motivando i giudizi espressi. Il CGA aveva inoltre rigettato l’appello del Ministero. Ebbene da uno scarso 26 in storia si è giunti ad un largo 28,8. Un salto in avanti di oltre 2 punti degno del migliore Carl Lewis. Da un appena risicato 28 in Filosofia si è giunti ad un sontuoso 30,8.

Qualche giorno fa, inoltre, era stata anche la volta della nostra ennesima rivalutazione nell’ambito delle ABILITAZIONI SCIENTIFICHE NAZIONALI dei docenti universitari.

Qui siamo riusciti, in maniera copernicana, a ribaltare il punto di vista della Commessione smentendo il noto criterio dell’importanza dell’apporto dei singoli autori in base alla collocazione (primo o ultimo nome) nelle citazioni e valorizzando l’apporto del lavoro in equipe nell’ambito della ricerca di studi osservazionali.

Da immaturi scientificamente e non ancora pronti ad ottenere l’idoneità a professore di I o II fascia a soggetti pienamente e largamente maturi per ottenere tali titoli.

A 25 anni dalla L.n. 241/90, se possibile, è ancora più forte la necessità di un controllo giurisdizione FORTISSIMO e non DEBOLE sui lavori delle Commissioni di concorso (qualunque esse siano) e sulle loro valutazioni, con al centro il ruolo del Giudice amministrativo.