TFA SOSTEGNO: salta la soglia anche nella prova orale

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Il Tar Catania ha accolto il ricorso patrocinato dagli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti a tutela di una docente esclusa dal concorso per l’ammissione ai corsi di formazione per la specializzazione sul sostegno a causa di un’unica insufficienza ottenuta nelle prove concorsuali pur in presenza di posti vacanti.

Il Collegio, a fronte di un eccessivo numero di aspiranti, restando come fine ultimo della selezione, quello di favorire il più possibile la domanda di formazione professionale, ha statuito che “nella logica della selezione preliminare in questione l’ammissione di un numero di concorrenti inferiore rispetto a quello dei posti disponibili, è sintomo di un’anomalia che avrebbe dovuto suggerire interventi correttivi[..].”

Se infatti – continua la sentenza– risulta senz’altro possibile, al termine delle prove concorsuali, l’incompleta copertura dei posti per insufficiente preparazione dei concorrenti, non altrettanto può dirsi per la fase preselettiva, in cui dovrebbe soltanto operarsi una prima scrematura dei partecipanti” a maggior ragione, così come nel caso di specie, laddove sembra mancare del tutto un’adeguata istruttoria in ordine alle modalità con cui è stata individuata la soglia minima di punteggio ed in particolare nei casi in cui il numero dei partecipanti non ammessi, la diversa conformazione dei quesiti nei vari Atenei, nonché la conclusiva mancata copertura di un ampio numero di posti abbiano reso evidente la “presumbile, eccessiva difficoltà del test di ingresso, in modo tale da suggerire l’individuazione di una soglia minima diversa, orientata non a restringere eccessivamente la selezione, ma ad escludere solo i candidati con un bagaglio culturale del tutto insufficiente per intraprendere il percorso formativo.”

Il Tar Catania ha così accolto la tesi degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, volta ad assicurare lo scorrimento della graduatoria dei posti non utilizzati, confermando sul merito, quanto già disposto in sede cautelare: l’ammissione a pieno titolo della ricorrente al corso di formazione in questione.