IL MAXI RICORSO DEGLI ASSISTENTI GIUDIZIARI DIFESI DAGLI AVV.TI DELIA E BONETTI: “NOI, VINCITORI DEL CONCORSO MA BEFFATI DAL MINISTERO”. A GENNAIO IL TAR DECIDERÀ NEL MERITO

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Come ormai è noto, gli assistenti giudiziari assunti dal Ministero della Giustizia con il concorso in ultimo bandito sono stati vittime di una grande ingiustizia, in quanto dopo la scelta della loro sede in forza della posizione in graduatoria sono state assunte altre mille persone, che potranno scegliere altrettante sedi ex novo, molte al Centro-Sud. Peraltro, nel corso dei mesi estivi il Ministero continuerà a far scorrere la graduatoria e ad assumere nuovi candidati sottoponendo loro la scelta di nuove sedi.

In sostanza chi ha ottenuto un punteggio inferiore ha potuto scegliere tra più città rispetto ai colleghi che si erano piazzati meglio in graduatoria. «Un paradosso – chi arriva dopo meglio alloggia – che ha fatto infuriare centinaia di persone», sostengono i ricorrenti. 

Tra le varie testate giornalistiche nazionali difatti, proprio la Stampa qualche giorno fa ha diffuso la notizia della grande beffa subita dagli assistenti giudiziari difesi dagli Avv.ti Delia e Bonetti, intervistandone anche alcuni al fine di comprendere la portata della grave ingiustizia subita.

Frattanto la questione è giunta innanzi al Tar del Lazio che, all’esito della prima camera di consiglio, ha ritenuto utile fissare l’udienza finale per dirimere la vicenda in via definitiva.

“Alla luce dei primi rigetti subiti in sede cautelare monocratica da altri ricorrenti avevamo previsto la possibilità che il TAR non ritenesse opportuno pronunciarsi su tale giudizio in una fase cautelare” commenta l’Avv. Delia “e su tale presupposto avevamo richiesto ai sensi dell’art. 55 comma 10 del codice del processo amministrativo, la fissazione di un’udienza di merito a breve. Tale norma prevede infatti che il TAR, se ritiene che le esigenze del ricorrente siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito, fissa con ordinanza collegiale la data della discussione del ricorso nel merito”.

“Il TAR dunque” continua l’Avv. Delia “accogliendo proprio tale nostra istanza, ha fissato l’udienza pubblica al prossimo 16 gennaio 2019 per definitivamente decidere sulla posizione dei nostri assistiti”.


Il Giudice Amministrativo inoltre, ha anche disposto l’integrazione del contraddittorio nei confronti tutti i candidati controinteressati vincitori e/o idonei collocati in posizione utile di graduatoria che hanno già provveduto alla scelta della sede di servizio, onerando i procuratori delle parti a pubblicare sul sito del Ministero della Giustizia i riferimenti del ricorso e la sua pendenza innanzi al TAR Lazio. Tale incombente
si rende necessario in tutti i giudizi amministrativi che coinvolgono numerosi soggetti, in modo che gli stessi siano al corrente del giudizio instaurato nei loro confronti e siano consapevoli che possa derivarne una pronuncia che coinvolga direttamente la loro posizione.

“La battaglia è ancora aperta” conclude l’Avv. Delia “giacchè il TAR approfondirà in questi mesi la questione sottopostagli al fine di assumere la decisione più logica e giuridicamente più corretta per tutti”.

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