La Pasqua 2020 verrà ricordata dai bambini di tutta Italia (e di parte del mondo) come quella del lockdown.
Per le grandi imprese dolciarie del cioccolato, inevitabilmente, come la Pasqua più dura che si potesse immaginare con cali delle vendite che hanno toccato picchi del 40% rispetto all’anno passato in ragione degli effetti delle restrizioni dell’impatto del covid 19 nella vita di tutti noi. Un mercato che nel 2019 ha toccato quota 270 milioni di euro e che nell’anno del coronavirus si è arrestato ad una cifra appena superiore ai 180.
Sin troppo scontato, dunque, che una tanto peculiare ed inimmaginabile evenienza abbia inciso sui complessi rapporti commerciali transfontalieri e del mondo licensing tra i colossi della produzione dolciaria e gli storici brand a cui tendono i piccoli consumatori della Pasqua.
Dolfin, alla sua 55 esima campagna Pasquale, ha legato alle sue uova e portato in Italia brand internazionali detenuti da Mattel come Barbie, Il Trenino Tomas e Bing ed altri tutti Italiani come Me contro Te, che è tra le uova più vendute della Pasqua 2020, Calciatori Panini e Maggie e Bianca.
Santi Delia, che era già stato protagonista della difesa della Società dei Polaretti nell’ambito di alcuni contenziosi in tema di pubblicità servile rivolta al famoso Pinguino dei ghiaccioli in blister, ha assistito la Società nella complessa fase di rinegoziazione di tali contratti di licensing anche in previsione della prossima Pasqua, quando Dolfin, grazie a tale intervento, si è assicurata la possibilità di continuare a detenere i diritti di sfruttamento di alcune delle più importanti licenze sul mercato.
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