Il Tribunale di Reggio Calabria, Sez. Lavoro, con l’ordinanza n. 6173 del 29 giugno 2020, ha accolto il ricorso patrocinato dall’Avv. Santi Delia, founder di Bonetti & Delia Studio legale, condannando un’Azienda sanitaria a procedere all’adozione di tutti i provvedimenti necessari a tutela del diritto alla genitorialità e quindi disponendo il trasferimento della ricorrente presso altro Ospedale sito nel luogo ove la parte difesa ha la propria residenza unitamente al coniuge.
Vano infatti si era rilevato il tentativo della nostra assistita, madre di un bambino appena nato, la quale aveva presentato un’istanza alla Pubblica Amministrazione per la quale espletava, da tempo, la propria attività professionale, al fine di ottenere uno spostamento temporaneo, presso il proprio luogo di residenza, per provvedere alla crescita e al mantenimento del minore, così come consentito dall’art. 42 bis del D.lgs 151/2001.
Il Giudice del Lavoro, ha totalmente condiviso le censure proposte dal nostro studio, affermando che la mancata concessione del trasferimento temporaneo della ricorrente potrebbe generare “un’obiettiva grave difficoltà del nucleo familiare della ricorrente nel prendersi cura del minore alla luce del contemporaneo impegno lavorativo dei genitori e arrecare danni non più riparabili al già menzionato diritto alla genitorialità, da intendersi sia come diritto del minore ad una crescita psicofisica ed affettiva serena e protetta, sia come diritto del genitore di poter essere parte integrande di tale crescita”.
In conclusione, il Giudice ha stabilito che “Nella fattispecie in esame, i presupposti oggettivi di applicabilità della norma risultano tutti documentalmente sussistenti e risulta egualmente comprovato l’immotivato silenzio della P.A.”
Quindi, dopo aver accertato e dichiarato il diritto della ricorrente difesa dall’Avv. Delia, ha disposto che “la P.A. interessata, proceda all’adozione di ogni opportuno provvedimento necessario in tal senso”.