Aggiornamento graduatorie d’Istituto: parte il ricorso per i dottori di ricerca

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In data 16 febbraio 2016 il MIUR ha pubblicato il D.D.G. 89 concernente l’integrazione delle graduatorie di Istituto del personale docente, in attuazione del D.M. 3 giugno 2015 n. 326.

Il decreto disciplina l’inserimento in II fascia delle graduatorie di istituto dei docenti che conseguono il titolo di abilitazione oltre il previsto termine di aggiornamento triennale delle graduatorie ed entro il 1° febbraio 2016, i quali verranno collocati in un ulteriore elenco aggiuntivo alle graduatorie di II fascia.

Dalla seconda fascia sono nuovamente esclusi i DOTTORI di ricerca nonostante il loro titolo sia apicale nel nostro sistema di istruzione.

Nei mesi scorsi, gli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti hanno accettato l’incarico di assistere un comitato formato da oltre 1.000 giovani in possesso del Dottorato di ricerca, al fine di ottenere il giusto riconoscimento di tale titolo di studio da spendere nel mondo dell’insegnamento scolastico.
Invero, per primi, abbiamo già portato avanti questa battaglia al fianco dell’ADI – Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani.
Quei contenziosi furono vinti su altri aspetti (in particolare le prove TFA vennero di fatto sterilizzate sulla base di altri vizi) ed è quindi oggi possibile continuare a portare avanti la campagna sul riconoscimento del titolo.
I ricorsi possibili saranno tre:
– uno per accesso al TFA senza prove preselettive, non appena verrà pubblicato il bando del terzo ciclo. In tal caso sarà possibile agire con un sottogruppo pilota formato da soggetti in possesso di servizio quantitativamente pari a quello utile per essere ammessi ai PAS (anche in tal caso una volta che tale PAS verrà bandito);
– un secondo per inserimento nelle graduatorie aggiuntive di seconda fascia, non appena verrà emanato il bando di aggiornamento delle graduatorie per la finestra semestrale di febbraio 2016.
– un terzo per l’impugnazione del bando di concorso per l’accesso ai ruoli di insegnamento nella scuola pubblica (c.d. concorsone);
Per agire bisognerà in ogni caso presentare specifiche domande di ammissione nelle G.I. come da modelli presenti in calce al decreto.
L’azione, ordinaria o straordinaria, sarà rivolta al TAR o al PDR.
Il ricorso mira ad ottenere il riconoscimento, di fatto, dell’abilitazione per una classe di concorso della vostra laurea. I ricorrenti, quindi, devono avere accesso con la propria laurea ad almeno una classe di concorso.
Per chi non si trova in questa situazione (come ad esempio scienze politiche) potrebbe agire con un ricorso ad hoc.

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