Corsi di laurea a numero chiuso: il MIUR chiude la graduatoria, ecco chi può ricorrere.

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Il MIUR con D.M. 8 febbraio 2016 ha decretato la chiusura della graduatoria. Non vi saranno più scorrimenti e tutti i soggetti già prenotati alla data del 10 febbraio 2016 saranno costretti ad accettare la sede e il corso di laurea opzionato.

Il D.M. prevede che tutti i posti che, eventualmente, rimarranno vacanti non verranno in alcun modo riassegnati ed andranno, quindi, persi.

Questa scelta del Ministero non è nuova e già negli anni precedenti era stata adottata. Il T.A.R. aveva rigettato la nostra tesi ritenendo corretta la scelta del Ministero di chiudere la graduatoria. Il Consiglio di Stato, però, ha ribaltato tale decisione accogliendo i nostri ricorsi e confermando che nessun posto libero deve rimanere tale ove ci sia qualcuno tra i candidati che può, ragionevolmente, pretenderlo.

Non tutti i candidati, tuttavia, possono far valere questa illegittima scelta ministeriale per ottenere l’agognata ammissione.

Come potrete comprendere, pertanto, non tutti i candidati ancora in graduatoria sono lesi da questa pur non condivisibile scelta da parte del Ministero. In primis non sono lesi coloro che hanno un punteggio inferiore a 20 o che non avevano, per qualsiasi ragione, confermato il loro interesse alla permanenza in graduatoria. 

Non ha senso, pertanto, per tali soggetti, scegliere di investire risorse in contenziosi che, comunque, non potrebbbero farvi ottenere l’ammissione al corso di laurea.

Non sono in concreto lesi, inoltre, coloro che si trovano ad una posizione tale da non poter aspirare, concretamente e ragionevolmente, ad uno dei posti ancora vacanti.

Il T.A.R. Lazio, sul punto, ha già dimostrato una posizione assai rigida che nelle Vostre scelte dovete prendere in considerazione. L’interesse diretto e che verrà tutelato senza indugio è di tutti coloro che sono in una situazione di graduatoria tale (che cambia rispetto alle opzioni di sedi inserite) da poter ottenere l’ammissione rispetto ai posti rimasti vacanti.

Ad esempio se a Messina rimarranno 10 posti liberi e sono il quinto dei non ammessi posso agire per pretendere il posto che mi spetta.

Anche chi non è, in via immediata, in questo range di posti, tuttavia, ha delle limitate possibilità di azione che valutertemo caso per caso.

Al momento dell’adozione del provvedimento, ad esempio, per Medicina e Odontoiatria, vi erano 420 posti ancora da assegnare. La percentuale media degli scorrimenti è pari al 30% delle rinunce ragione per cui, in linea generale, tutti coloro che si trovano nell’arco di 1200 posti rispetto all’ultimo ammesso possono contattarci per valutare in concreto le possibilità di azione.

Per ogni approndimento scrivete a santi.delia@avvocatosantidelia.it

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