CONCORSO INPS PER LA NOMINA DEI MEDICI DI COMMISSIONE: A CHI SPETTA LA GIURISDIZIONE? LA NOSTRA VITTORIA AL TRIBUNALE DI MESSINA.

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Il Tribunale di Messina, Sez. Lavoro, con l’ordinanza del 28 aprile 2020, si è pronunciato sull’annosa questione della natura del concorso per il “conferimento di incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo, per lo svolgimento di prestazioni libero professionali e per l’espletamento di adempimenti medico legali”.

Una candidata aveva impugnato gli esiti del concorso rivolgendosi al Tribunale del Lavoro mentre l’Avvocato Santi Delia è intervenuto in difesa di una decina di vincitori potenzialmente a rischio decadenza in ipotesi di accoglimento dell’azione.

Il concorrente escluso, infatti, lamentando delle irregolarità circa la valutazione dei titoli e dei curricula dei candidati collocatisi in posizione utile, contestava i punteggi attribuiti a decine di altri candidati, chiedendo la rivalutazione di ogni candidato al fine di ottenere uno stravolgimento della graduatoria.

Il nostro studio legale, specializzato da anni nelle procedure concorsuali, ha rappresentato i medici vincitori del concorso in questione, la cui posizione sarebbe stata lesa in caso di accoglimento del ricorso in questione.

Il Tribunale di Messina, così eccepito dal nostro studio, ha richiamato l’orientamento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, affermando infatti che “ai sensi del D.Lgs. n. 165 del 2001, art. 63, comma 4, “Restano devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo le controversie in materia di procedure concorsuali per l’assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”.

Inoltre, il Giudice del Lavoro, richiamando la sentenza n. 14233 della Corte di Cassazione, ha concluso che, nel caso di specie, “la procedura selettiva in questione può considerarsi una procedura concorsuale nell’ambito della quale l’INPS esercita una discrezionalità amministrativa nel definire le condizioni di partecipazione e quelle di conclusione del contratto; nonostante non siano previste prove scritte o orali – trattandosi di una selezione basata su titoli – sono, infatti, individuati determinati criteri di valutazione dei titoli che impongono una comparazione tra i candidati ed all’esito sono attribuiti punteggi e viene formata una graduatoria”.