CONSIGLIO DI STATO: VITTORIA SULLE SPECIALIZZAZIONI MEDICHE

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“In tutte le attestazioni dei direttori si legge che i medici specializzandi indicati in epigrafe colmano il notorio deficit di fabbisogno e proseguono l’esperienza professionale, ormai in fase avanzata di maturazione, con assiduità e partecipazione attiva, anche alla conduzione di diversi studi clinici e lavori scientifici. Quanto detto comporta (…..) la conferma delle iscrizioni alle rispettive scuole di medicina e dei percorsi accademici e formativi iniziati e proseguiti da ciascuno dei ricorrenti”.
Alla base della sentenza del Consiglio di Stato del 4 gennaio 2021, la vicenda che ha coinvolto una cinquantina di giovani medici che avevano partecipato al test per l’ammissione alla Scuola di Specializzazione Medica collocandosi in posizione non utile all’esito degli scorrimenti che, illegittimamente, il Ministero provvedeva a terminare nonostante l’esistenza di oltre duecento posti rimasti vacanti perché non optati da nessuno dei concorrenti che li precedeva in graduatoria.
Impugnato l’esito del concorso, con ricorso patrocinato dagli Avv.ti Santi Delia & Michele Bonetti, veniva chiesta in via principale al Ministero, l’attivazione dello scorrimento sui già menzionati posti invero rimasti vacanti.
È stato il TAR, per la prima volta su tale complesso contenzioso, preso atto della patente irragionevolezza che avrebbe generato l’esclusione dei giovani medici a fronte dei posti vacanti ad accogliere la domanda di ammissione diretta su tali posti. Lo stesso T.A.R. tuttavia, in sede di merito aveva mutato orientamento e, come detto, da ultimo il Consiglio di Stato ne ha ribaltato l’esito mettendo il sigillo sulla carriera sin’ora svolta e sul percorso di formazione ormai avanzato.
Decisiva in appello, ai fini dell’inversione di tendenza oggi registrata, si è rivelata la strategia difensiva messa in campo dagli Avv.ti Santi Delia & Michele Bonetti, tutta quanta incentrata sul “valore della frequenza”, che ha condotto all’odierno pronunciamento rivelatosi innovativo rispetto ai precedenti dello stesso Consiglio di Stato, mostratosi – invero – fino a qualche mese fa, contrario a sanare le posizioni dei ricorrenti in virtù del solo “decorso del tempo” e mettendo in discussione, per l’effetto, in svariate ipotesi persino i titoli di specializzazione acquisiti.
Fondamentale dunque, il ruolo del “principio del consolidamento” su cui, per un approfondimento anche di natura tecnica, rinviamo alla recente nota pubblicata su alcune note riviste di settore a firma dell’Avv. Santi Delia.
Si tratta della prima pronuncia di accoglimento a livello nazionale su un ricorso collettivo che vede coinvolte le carriere professionali quasi 50 medici, i quali, e “siamo orgogliosi di poterlo dire”, chiosa l’Avv. Santi Delia, name founder di Bonetti & Delia, “a fronte di questa vittoria, potranno continuare a prestare il loro impegno documentalmente proficuo – sin dal principio di questa spiacevole vicenda – a sostegno del SSN, in un momento storico dove c’è bisogno del massimo dispiegamento di forze ed energie.”