Concorso specializzazioni: diffida al Ministero per attribuire i punteggi curriculum ai corsisti MMG.

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Anche quest’anno si ripropone il problema dei punteggi curriculum ai corsisti di MMG.

Lo scorso anno il T.A.R. Lazio, con sentenza del 23 novembre 2020, aveva accolto i ricorsi proposti dagli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, name founder di Bonetti e Delia, e consentito ai corsisti di Medicina generale di partecipare al prossimo concorso per l’accesso alle specializzazioni mediche annullando l’intero Regolamento e il bando in questa parte. L’11 dicembre, in vista delle assegnazioni , aveva ulteriormente provveduto all’attribuzione dei punteggi a tali ricorrenti.

La decisione del T.A.R., nel precedente concorso, aveva valorizzato il fatto che la nuova norma introdotta nel mese di luglio 2020 non contemplava tra gli esclusi i corsisti di Medicina generale ed il Ministero del tutto illegittimamente vi aveva provveduto.

In tal modo l’Amministrazione ha però contravvenuto al basilare principio interpretativo secondo cui le norme di carattere eccezionale (nel senso che fanno eccezione ad una regola generale) – e tale deve considerarsi il comma 5 dell’art. 19 cit., in quanto fa eccezione, per determinati e specifici casi, alla regola della “lex specialis” secondo cui si ha incremento di punti in relazione al possesso di determinati titoli previsti nel testo del bando – “…non si applicano oltre i casi e i tempi in esse considerati” (art. 14 prel. cod. civ.). In effetti, le borse di studio per la formazione specifica in Medicina Generale, non sono borse di specializzazione e la loro assegnazione si basa sul completamento di corsi ai quali si accede a seguito di procedure selettive annuali, indette dalle regioni e dalle province autonome, sulla base dei “principi princìpi fondamentali definiti dal Ministero della salute, per la disciplina unitaria del sistema” (art. 25, comma 2, d.lgs. n. 368 del 1999); i corsi stessi sono organizzati ed attivati dalle regioni e dalle province autonome“.

Il Ministero, nonostante ciò, ha riproposto la generica formula di esclusione dal beneficio dei “titolari di contratti di formazione medica” confidando nell’avallo del Legislatore che, appena 4 giorni dopo il bando, interveniva. Conl’articolo 60, comma 3, del D.L. 25 maggio 2021, n. 73, non ancora convertito in Legge, difatti, all’originaria previsione si aggiungeva “ovvero ai concorrenti iscritti ai corsi di formazione specifica in medicina generale”.

A nostro modo di vedere, tuttavia, la modifica normativa sopravvenuta non può incidere su un bando già pubblicato che, dunque, deve seguire le precedenti regole.

Il nostro studio dunque sta predisponendo un atto di diffida al Ministero volto a diffidarlo ad inserire i punteggi dei nostri assistiti aventi diritto in quanto frequentanti MMG.

Ove non vi provveda si agirà al T.A.R.

Il costo di adesione all’atto di diffida è di € 50 cadauno.

In caso di ricorso al T.A.R. in ipotesi di mancato accoglimento dell’istanza da parte del Ministero il costo del ricorso collettivo è di € 350,00 (oltre le 50 già pagate per la prima fase).

In caso si voglia optare per il ricorso individuale il costo è di € 1500 oltre iva cpa e cu.

Le nostre adesioni alla diffida scadono il 26/7/21 così da giungere in tempo per la pubblicazione della graduatoria prevista per il 2/8/21.

 

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