TAR LAZIO: i diplomati magistrale devono essere ammessi in GAE. Ecco i decreti di ammissione del Presidente del T.A.R.

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Il Presidente del TAR LAZIO, con provvedimenti del 30 giugno, ha accolto 3 decreti monocratici ed ordinato l’ammissione in GAE di alcuni ricorrenti con diploma magistrale, confermando l’orientamento assunto, per la prima volta in sede collegiale, alla camera di consiglio del 9 giugno. In questo come in quel caso i ricorsi erano stati patrociniati dagli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti che, dal giudice del lavoro, stanno provando a spostare la battaglia innanzi al T.A.R..
Quella del giudice amministrativo, secondo noi, è la sede naturale di questo contenzioso in quanto per anni, nel silenzio della legge, con provvedimenti autoritativi e non semplicemente datoriali, il MIUR ha ignorato l’esistenza dei diplomati magistrale relegandoli in III fascia di Istituto. La scelta del T.A.R. Lazio di risolvere questi contenziosi, in questa fase, sin dalla fase presidenziale, dimostra che l’orientamento sia oramai stabile e ci auguriamo che tale si confermi almeno sino all’attesa sentenza della Plenaria di novembre che, verosimilmente, non dovrebbe giungere prima del prossimo Natale. Innanzi a decisioni dei vari Tribunali sempre più contrastanti, la via del T.A.R. Lazio, al momento, appare più certa e stabile ed è per questo che abbiamo deciso di spostare parte del contenzioso pendente innanzi al Giudice del Lavoro al T.A.R. con risultati che, al momento, confermano la bontà della scelta.

Su questa via, tra l’altro, si colloca la nuova azione volta all’impugnazione del D.M. 496/16 rivolta a tutti i soggetti fuori dalle G.A.E. e anche a chi vi è dentro con riserva. Questo D.M., difatti, a differenza dei precedenti, ha vizi propri che possono essere fatti valere autonomamente. Adida ed il Mida, in tal senso, propongono, con il patrocinio degli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, ricorsi collettivi a 100 euro per diplomati magistrali, depennati e congelati e, al fine di rilanciare un nuovo percorso anche politico sugli abilitati TFA e PAS, ricorsi a prezzi simbolici per tali categorie. Le adesioni scadono l’8 luglio.
Si tratta, commentano i legali, “di un nuovo e decisivo snodo della vicenda giacchè senza la conferma della giurisdizione in capo al Giudice amministrativo è impossibile una tutela collettiva di categorie così ampie di soggetti. Gli insegnanti, infatti, non potendo accedere alla giustizia del G.O. perchè troppo costosa, risulterebbero costretti a rinunciare alla tutela costituzionalmente garantita con gravissimi problemi di tenuta del nostro sistema”. “Il riconoscimento dei diritti nel mondo della Scuola”, come ricordano i legali, “è largamente proveniente dalla tutela giudiziale solo nei confronti della quale i Governi si sono piegati”.

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