Attività motoria in spiaggia: è consentita anche in fase 1. Vi spieghiamo perchè.

Categories: News

Messina è tra le città d’Italia con più spiagge libere ed accessibili. In tantissimi, tanto sulla riviera Nord quanto in quella Sud, riescono a “toccare” il mare dai propri balconi e la salsedine si respira a pieni polmoni già dal buon giorno.

Perchè, allora, non poter fare attività motoria in spiaggia se si ha la fortuna di vivere proprio in un posto così magnifico che tutti ci invidiano ed alle porte della stagione estiva?

In realtà, al netto di droni urlanti e precetti palesemente errati e contra legem, nessuno lo ha mai negato.

Quanto meno in Italia. E siccome, come ricorderete, Messina, almeno per i più, è tornata in Italia (liberata!) proprio oggi 25 aprile, anche i Messinesi più fortunati, che vivono in prossimità della spiaggia, potranno usare l’arenile per fare attività motoria o una passeggiata.

Nei nostri precedenti articoli avevamo già chiarito il perchè lo svolgimento dell’attività motoria non era, invero, mai stata (legittimamente) negata, neanche in quelle Regioni o città ove Governatori o Sindaci poco attenti avevano stabilito divieti in contrasto con la fonte di Legge primaria. Ma oggi, almeno alle latitudini della città dello Stretto, questo problema non esiste più perchè i “messinesi sono stati bravi” ed hanno meritato di tornare in Italia e beneficiare delle sue Leggi. Proprio il 25 aprile. Che liberazione!

La conferma arriva da una FAQ pubblicata oggi sul sito governo.it senza aggiungere nulla di quanto fosse invero scontato.

Se la prossimità all’abitazione è l’asfalto di Piazza Cairoli è li che si potrà svolgere l’attività motoria. Correndo intorno alla Piazza, facendo lo slalom delle aiuole con gli alberi ben potati e il brecciolino al suo posto o palleggiando con il muro di fortuna che si riesce a sfruttare tra una saracinesca e un’altra. Mantenendo, si intende, sempre la distanza di un metro e le restanti precauzioni.

Se, tuttavia, si ha la fortuna che la prossimità giunga nei pressi di un arenile, l’attività motoria può serenamente essere ivi svolta.

Ecco la FAQ

Abito in un luogo di montagna/collina oppure in un luogo di mare/lago/fiume, mi è consentito fare una passeggiata in montagna/collina o in riva al mare/lago/fiume? 

Sì. È sempre possibile svolgere l’attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020, con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini – e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus – effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Ciò in quanto i predetti non sono luoghi chiusi al pubblico, come invece lo sono, attualmente, i parchi e le aree verdi urbane, e altresì gli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione”.

Ma attenzione il concetto di prossimità deve essere tale da non raggiungere la spiaggia senza “l’utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né significativi spostamenti“.

Le autorità locali potrebbero tuttavia impedire l’accesso alle spiagge a questi fortunati cittadini?

Si, ma solo per comprovati, specifici e stringenti motivi che, come è noto, oggi, fortunatamente, stante i numeri dei contagi, non sembrano poter sussistere, ad esempio, nella città di Messina.

Sono fatti salvi, peraltro, diversi e più stringenti divieti imposti su base locale perché giustificati da specifiche situazioni territoriali“.

Se vi torna in mente, allora, la nota fotografia sulla spiaggia di Rimini, non dovreste trovare motivo per pensare ad un cambio di rotta.

In quel caso il cittadino stava prendendo il sole sdraiato mentre, ciò che è consentito (e lo era anche allora) è l’attività motoria.

E’ chiara la diversità delle situazioni: l’attività motoria è inevitabilmente temporalmente contingentata ed è per questo (oltre ad evidenti ragioni legate al benessere psico-fisico che può generare) che è consentito svolgerla. Prendere il sole o una boccata d’aria, a contrario, potrà essere consentito nell’ambito di una passeggiata sempre se, come detto, si è in prossimità della spiaggia.

La sussistenza delle condizioni in questione (attività motoria svolta in prossimità alla propria abitazione) potrà essere giustificata con autocertificazione, se gli agenti che fanno i controlli la richiedono“.

Ed il Tizio inseguito come un ladro in Puglia?

Stava correndo in spiaggia e facendo, quindi, attività motoria. Verissimo. Non andava, difatti, multato se si fosse fermato al richiamo dei vigili ed avesse dimostrato di essere in prossimità dell’abitazione. Probabilmente non lo era ed è per questo che è scappato a gambe levate.

Bene ma ci chiediamo allora se ho una casa – una seconda casa – che, a differenza di quella dove risiedo dal 22 marzo 2020, è in prossimità del mare posso andarci?

No. Sino a nuovo ordine (si pensa alla fase 2 con spostamenti fuori Comune su base regionale).

Buona nuotata o corsetta in spiaggia….per chi è così fortunato da essere prossimo alla spiaggia.

Dimenticavo, se avete un coach come Apollo Creed, ricordate di mantenere il distanziamento sociale e niente abbraccio in acqua dopo averlo battuto nello scatto finale. Clubber Lung non sarà ancora il Vostro avversario ma siete già fortunati ad essere così prossimi alla felicità.