I RICERCATORI E TECNOLOGI VINCONO AL CONSIGLIO DI STATO AVVERSO LO STATUTO ILLEGITTIMO DELLA STAZIONE ZOOLOGICA DI NAPOLI

Il Supremo Consiglio di Stato si è espresso con sentenza definitiva che sancisce le ragioni dell’Associazione Nazionale Professionale per la Ricerca – ANPRI difesa nel giudizio dall’Avv. Santi Delia, founder dello Studio Legale Bonetti&Delia.

La sentenza è stata resa sul procedimento di ottemperanza con cui i Ricercatori e Tecnologi e i Sindacati che li rappresentano chiedevano di far valere il proprio diritto all’elezione dei rappresentanti del CdA dell’Ente.

I ricorrenti, infatti, adivano il giudice amministrativo al fine di veder riconoscere il proprio diritto, in qualità di ricercatori e tecnologi interni all’Ente pubblico di Ricerca SZN “Anton Dohrn”, ad eleggere un rappresentante all’interno del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio Scientifico della struttura.

I Giudici di appello hanno accolto totalmente le ragioni delle Associazioni dei Ricercatori annullando lo Statuto e il regolamento dell’Ente illegittimi, per ben due volte, e condannando la Stazione Zoologica di Napoli al pagamento delle spese del giudizio di primo e secondo grado.

In un passaggio decisivo della sentenza si rileva che “da quanto esposto si evince che le previsioni statutarie e regolamentari gravate ledono il diritto di elettorato passivo dei ricercatori e tecnologi dell’Ente sia direttamente, sia indirettamente (lì dove incidono sull’elettorato attivo), sicché anche da questo punto di vista le censure dell’appellante sono infondate e sussiste l’elusione del giudicato dichiarata dal primo giudice”.

Ed ancora, in relazione ai motivi che hanno portato all’accoglimento, “Il Collegio condivide tale valutazione, la quale comporta il riconoscimento che le previsioni dello statuto e del regolamento di organizzazione dell’Ente oggetto di impugnativa determinano l’elusione del giudicato formatosi sulla sentenza del T.A.R. Campania”.

Lo Statuto della SZN è stato dunque annullato anche nel merito”, dichiara l’Avv. Santi Delia, difensore dei Ricercatori nei due gradi del giudizio “essendo in contrasto con il d. lgs. 218/2016 e con la normativa europea in materia”. Ed ancora, conclude lo stesso Avv. Santi Delia come “vi è la necessità di dotare gli Enti di Ricerca di organi di governo che possano porre in essere questa e che, per l’appunto, siano portavoce della pluralità di lavoratori (ricercatori e tecnologi) assunti nelle singole strutture. Pertanto, è indispensabile che i ruoli interni ai Consigli di amministrazione e scientifico siamo ricoperti da soggetti che abbiano una conoscenza diretta delle problematiche sottese alle attività svolte e che possano apportare ai lavoratori dell’Ente un aiuto concreto e direttamente connesso alle attività di ricerca svolte”.

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