CONCORSO INPS: 3 quesiti errati, riammessi candidati.

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60.000 candidati per 967 posti che l’INPS ha già dichiarato di voler allargare a 4500 entro l’anno.

Secondo T.A.R. Lazio e Consiglio di Stato almeno 3 dei quesiti somministrati alla seconda e terza prova sono errati e in centinaia sono tornati a sperare di poter ottenere il posto fisso.

Abbiamo sostenuto, vincendo, che i quesiti sull’in house, sul codice di comportamento ed un terzo riguardante i reati dei pubblici ufficiali fossero illegittimi.

Se per quello sull’in house veniva in rilievo la questione dei complessi ragionamenti giuridici sulla natura della società stessa, il quesito sul codice di comportamento secondo il Tar Lazio “non era senz’altro formulato in modo tale da far emergere, con chiarezza e precisione, quale fosse l’organo chiamato in via generale o comunque principale ad esercitare una simile competenza nella direzione sopra indicata

Con queste pronunce il numero di domande che, negli ultimi due concorsi dell’INPS, la giustizia amministrativa, accogliendo i nostri ricorsi, ha censurato sale a CINQUE.

“Quelle ottenute oggi sono pronunce fondamentali e che confermano come il sistema di selezione sia palesemente lacunoso” commentano a caldo gli Avv. Delia e Bonetti.

“A nostro parere, non è concepibile che il futuro di studio o lavorativo di un cittadino debba essere deciso da un quiz erroneamente formulato senza che nessuno si curi di capirne le motivazioni”.