Il nuovo bando UPP prevede che “qualora il titolo di studio per l’accesso sia stato conseguito non oltre sette anni prima del termine ultimo per la presentazione della domanda di partecipazione al presente bando ovvero dal termine ultimo previsto per il conseguimento del titolo ai fini della partecipazione, i punteggi previsti dalla presente lettera sono raddoppiati“.
In sintesi, giusto per fare un esempio, la laurea con 110 e lode del 2015 avrà un valore di 3 punti mentre quella del 2018 di 6 punti. E ciò, sempre per rimanere tra i casi limite, nonostante il laureato del 2015 avesse ottenuto il titolo in corso mentre quello del 2018 con abbondante ritardo.
Un metro di valutazione che, a chi scrive, appare totalmente illogico.
La ratio che sembra rintracciarsi nell’individuazione di tale premialità è legata alla preferenza dell’Amministrazione nel reclutare profili “giovani” o meglio con una formazione prossima al conseguimento del titolo.
Se così è, allora, pur ritenendo che tale scelta sia ragionevole (e non contrasti con l’eguale valore legale del titolo), è illegittima la scelta dell’Amministrazione nel non aver adeguatamente valutato la circostanza che, in taluni casi, la formazione dei partecipanti è proseguita proprio approfondendo le materie oggetto di concorso. Si pensi, ad esempio, a chi ha esercitato la professione forense e adempiuto agli oneri di formazione obbligatoria e costante. Non v’è dubbio che il titolo di laurea di questi soggetti, per quanto più datato, è stato poi costantemente “rinvigorito” e, del tutto illegittimamente, l’Amministrazione non ne ha tenuto conto.
Faremo, dunque, un’azione specifica per chi, pur avendo un titolo più vecchio di 7 anni per ottenere il raddoppio del punteggio, possa vantare una formazione continua (entro i 7 anni antecedenti al concorso) coerente con il bando.
Giè in passato FORMEZ aveva subito una condanna legata all’errata valutazione del titolo di laurea. Anche in quel caso vi era una preferenza per le lauree “nuove”. Sebbene il bando di concorso prevedesse l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo di due punti ai titolari di “diploma di laurea o laurea magistrale o laurea specialistica che siano il proseguimento della laurea triennale indicata quale titolo di studio richiesto per la partecipazione al concorso”, tale punteggio, tuttavia, non veniva attribuito ai titolari della “vecchia” laurea quadriennale o quinquennale in Giurisprudenza a cui, dunque, paradossalmente, nulla veniva riconosciuto bensì esclusivamente a coloro che avessero conseguito la laurea tre più due. Il TAR del Lazio, in quel caso, accoglieva la domanda cautelare proposta avallando la tesi degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, name founders di Bonetti & Delia studio legale, chiarendo che “nessun dubbio può sussistere in merito al fatto che il diploma di laurea vecchio ordinamento/la laurea magistrale costituisca un titolo di studio superiore rispetto a quello utile alla semplice ammissione al concorso, rappresentato dalla laurea triennale. Ove tale superiore titolo non fosse valutabile quale titolo aggiuntivo, si genererebbe un’illogica e irragionevole disparità di trattamento tra candidati che hanno conseguito titoli di cultura manifestamente diversi tra loro e che si pongono a conclusione di percorsi di studi altrettanto diversi per livello di eterogeneità degli insegnamenti seguiti, degli esami sostenuti e delle esperienze accademiche maturate”.
L’azione collettiva, ove si raggiunga il numero minimo di 20 partecipanti, ha un costo di € 750,00 cadauno. E’ aperta a tutti i candidati di tutti i Distretti che verranno divisi in gruppi. Grazie al punteggio raddoppiato il candidato deve raggiungere o superare l’attuale ultimo ammesso pur se valuteremo le adesioni anche di chi è più indietro in forza dei futuri scorrimenti.
Scadenza adesioni 30 giugno 2024.
Per ulteriori informazioni scrivi a santi.delia@avvocatosantidelia.it
Per saperne di piu è possibile partecipare alla riunione di giovedi 20 giugno 2024 alle 19:00 cliccando QUI o collegandosi al seguente link
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Durante la riunione si tratteranno anche i casi di molti partecipanti che non si ritrovano in graduatoria nonostante dalla somma di titoli e test la loro posizione dovrebbe dar vita all’ammissione.