FAQ SUI RICORSI PER LA PARTECIPAZIONE AI CONCORSI SCUOLA 2020

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1.     A quale autorità giudiziaria ci si rivolge con i ricorsi?

I ricorsi saranno presentati dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sede di Roma entro 60 giorni dalla pubblicazione dei Decreti. Decorso tale termine, sarà possibile presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.

Tutte le azioni proposte sono consultabili cliccando qui

2.     Se aderisco al ricorso potrò partecipare alle prove insieme agli altri insegnanti che hanno i requisiti?

Lo studio avanzerà nei ricorsi apposita istanza cautelare volta ad ottenere l’accoglimento di un provvedimento (ordinanza) che consenta l’ammissione dei ricorrenti alle prove concorsuali con riserva.

Nel caso in cui il provvedimento cautelare dovesse intervenire dopo l’inizio delle prove, richiederemo l’indizione di prove suppletive. Nel caso in cui il provvedimento dovesse essere negativo si potrà ricorrere in appello al Consiglio di Stato.

3.     Il provvedimento del TAR è appellabile?

L’ordinanza del TAR potrà essere appellata da entrambe le parti, quindi in caso di accoglimento potrà essere appellata dal Ministero dell’Istruzione dinanzi al Consiglio di Stato, in caso di rigetto, invece, potranno essere i ricorrenti a proporre appello per ottenere l’accoglimento cautelare da parte del CdS. Trattasi di una fase ulteriore e diversa.

4.     In caso di rigetto del ricorso ci potrà essere una condanna alle spese?

Si, è per questa ragione che lo studio legale, nonostante le numerose richieste pervenute da parte di alcune categorie di insegnanti, ha scelto di agire solo per le più fondate, proprio al fine di cercare di limitare eventuali condanne alle spese (interamente a carico dei ricorrenti) sempre più frequenti anche nei contenziosi che riguardano i docenti precari, categoria su cui negli anni addietro il G.A. era solito disporre la compensazione in caso di soccombenza.

La condanna alle spese comunque è eventuale e la somma, qualora richiesta dall’Amministrazione, si dovrà dividere tra tutti i ricorrenti, pertanto presumibilmente si tratterà di una cifra esigua.

5.     Si avanzeranno solo ricorsi collettivi o anche ricorsi individuali?

Lo Studio ha individuato una serie di azioni che potranno essere avanzate sia in maniera collettiva che individuale e rinvenibili cliccando qui

È ovvio che non saranno riportate nel ricorso collettivo, a pena di inammissibilità, posizioni individuali, pertanto per chi verte in situazioni peculiari consigliamo di contattare lo studio per valutare la possibilità di un’azione ad hoc.

Per quanto riguarda l’azione M (Ricorso volto alla partecipazione al concorso per coloro che sono ritenuti privi del requisito delle tre annualità di servizio in quanto prestato con interruzione anche di pochi giorni e pertanto svolto in difformità dell’art. 11 comma 14 L. 124/1999 che prevede “è considerato come anno scolastico intero se ha avuto la durata di almeno 180 giorni oppure se il servizio sia stato prestato ininterrottamente dal 1o febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale”) e l’azione R (Ricorso per chi è in procinto di conseguire il 24 CFU ma non lo farà prima del termine ultimo di presentazione della domanda bensì entro la data di svolgimento della prima prova concorsuale) lo studio, pur proponendo le azioni anche in maniera collettiva, consiglia di procedere con il ricorso individuale.

6.     E’ preferibile agire con un ricorso individuale o collettivo?

Si ritiene di consigliare in ogni caso ricorsi di natura individuale, non solo per le situazioni peculiari, preso atto del trend negativo che sta maturando per i ricorsi collettivi da parte del TAR e del Consiglio di Stato.

L’invito è quello di valutare con attenzione la propria posizione e di contattare lo studio in caso di dubbi sulla proposizione dei ricorsi in forma collettiva o individuale.

Il cliente che aderisce al ricorso collettivo deve essere consapevole del carattere cumulativo dello stesso e dei possibili conflitti di posizione con gli ulteriori ricorrenti, anche potenziali e sopravvenuti, alla luce degli orientamenti giurisprudenziali in tema di inammissibilità dei ricorsi in presenza di posizioni non omogenee.

Il nostro studio, da anni specializzato in class action, cercherà di avanzare il più possibile censure conformi sui ricorsi collettivi mediante un’attività di analisi e discernimento delle posizioni tuttavia, non si può non rendere noto un orientamento cautelare, anche del Consiglio di Stato, che in alcuni casi ha rigettato le domande per inammissibilità.

 

7.     Presenterò ricorso per la partecipazione al concorso. Devo inoltrare la domanda?

Si, per partecipare al ricorso deve presentare apposita domanda al Ministero dell’Istruzione entro i termini previsti dal bando.

8.     Quali sono i termini per la presentazione della domanda?

Per la procedura prevista dal decreto n. 497/2020 (volta esclusivamente al conseguimento dell’abilitazione) le domande potranno essere presentate dal 28 maggio 2020 sino al 3 luglio 2020.

Per tutte le restanti procedure le domande potranno essere presentate dal 15 giugno 2020 sino al 31 luglio 2020.

9.     Non riesco a presentare la domanda tramite il portale del ministero. Posso omettere di presentarla?

No. Trattasi, a nostro avviso, di una possibile condizione di ammissibilità del ricorso e considerata tale da una parte della giurisprudenza amministrativa.

Per tale ragione, dopo l’adesione al ricorso, vi rimetteremo la domanda da inoltrare in maniera cartacea a mezzo pec e/o a mezzo raccomandata a.r. agli indirizzi del M.I. e presso l’ufficio scolastico regionale ove intendete sostenere il concorso qualora non riusciste a compilare quella ministeriale.

10.  A quale indirizzo deve essere inoltrata la domanda di partecipazione al concorso?

Per quanto concerne gli indirizzi degli USR ogni singolo ricorrente dovrà reperire quello di riferimento per procedere con pec e/o raccomandata a.r. Per quanto concerne, invece, la domanda da inoltrare necessariamente al M.I. dovranno essere utilizzati tutti gli indirizzi pec di seguito indicati uffgabinetto@postacert.istruzione.itdpit@postacert.istruzione.it,

dgpersonalescuola@postacert.istruzione.it e l’indirizzo ove spedire la raccomandata a.r. È Ministero dell’Istruzione, Viale Trastevere n. 76/a, 00153 – Roma.

Si ricorda che alla domanda deve essere allegato un valido documento di identità.

11. Parteciperò al concorso per una classe di concorso avendone i requisiti, ma vorrei procedere con un ricorso per partecipare per un’altra classe (di diverso grado o tipologia di posto). Avviare un ricorso mi preclude la possibilità di partecipare al concorso “di diritto”?

No, il ricorso non preclude alcuna possibilità e non interferisce con le procedure a cui partecipa avendone i requisiti.

 

12. Ho prestato servizio sul sostegno senza specializzazione, è valido per la partecipazione al concorso?

Per quanto riguarda le procedure straordinarie il servizio svolto sul sostegno senza il sotteso titolo di specializzazione è valido ai fini del completamento del requisito dei tre anni di servizio di cui alle procedure indette con decreto n. 497 e decreto n. 510 del 2020, fermi restando gli ulteriori requisiti cioè aver svolto tre anni di servizio di cui almeno un anno sulla classe per cui si concorre, avere il titolo di accesso alla classe e, per coloro che intendono partecipare per i posti di sostegno, essere in possesso di specializzazione.

13. Ho tre anni di servizio sul sostegno per la scuola secondaria di secondo grado e vorrei partecipare al concorso per la medesima classe, posso partecipare al concorso in virtù del servizio svolto?

Accanto al requisito del servizio (almeno tre anni di cui uno sulla specifica classe o, in questo caso, tipologia di posto) e al titolo di accesso alla classe, per concorrere sul sostegno è necessario avere anche la specializzazione sul sostegno.

A nostro avviso è evidente che vi sia una grave illegittimità per tutti coloro che da anni prestano servizio sul sostegno come docenti precari e a cui deve essere riconosciuta una specifica competenza acquisita sul campo.

Per tale ragione agiremo dinanzi al TAR del Lazio a tutela di tali insegnanti (Azione A).

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14. Sto per conseguire il TFA sul sostegno, posso partecipare al concorso su posti di sostegno?

I docenti che stanno frequentando i percorsi di specializzazione sul sostegno, avviati entro dicembre 2019, potranno partecipare con riserva alle procedure ordinarie e straordinarie con riserva a condizione che conseguano il titolo entro il 15 luglio 2020.

 

15. Lavoro da anni sul sostegno ma non sono riuscito a specializzarmi in quanto sono risultato idoneo non vincitore al TFA IV ciclo. Potrò partecipare al concorso seppur con riserva?

No, è possibile partecipare con riserva solo per coloro che hanno avviato il TFA entro dicembre 2019. Per gli idonei non vincitori, esclusi a causa di una programmazione inadeguata delle specializzazioni, non è prevista alcuna deroga.

Per tali docenti abbiamo studiato un’azione ad hoc (Ricorso H, V, X) volto alla partecipazione al concorso.

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16. Insegno nella scuola da tanti anni e sono inserito nelle graduatorie disciplinari della scuola secondaria di secondo grado. A causa della mancanza di insegnanti di sostegno sono sempre stato convocato per incarichi per tale tipologia di posto e non ho avuto mai l’occasione di insegnare sulla materia. Il servizio svolto sul sostegno con chiamata dalla graduatoria disciplinare mi consentirà di partecipare al concorso per la materia?

No. La crescente necessità di insegnanti di sostegno e il c.d. numero chiuso per l’accesso al TFA ha fatto sì che molti insegnanti fossero chiamati dalle graduatorie disciplinari ad insegnare sul sostegno. Oggi ai medesimi insegnanti, ai fini della partecipazione al concorso, viene richiesto di aver lavorato almeno un anno sulla classe per cui intendono concorrere non avendone, tuttavia, mai avuto la possibilità non per loro colpa.

A nostro avviso l’esclusione di tali docenti è gravissima e palesa un’enorme illegittimità per la quale avanzeremo ricorso (Azione B) dinanzi al TAR del Lazio.

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17. Sono in possesso dei titoli di servizio richiesti dal bando (tre anni di servizio di cui uno  sulla specifica tipologia di posto, titolo di accesso) ma sono specializzato sul sostegno su un grado diverso rispetto a quello di mio interesse. Posso partecipare al concorso?

No, senza la specifica specializzazione non è possibile prendere parte al concorso. Lo studio legale avanza un ricorso (Azione W) volto alla partecipazione al concorso per tutti quei docenti che hanno i requisiti di partecipazione al concorso, hanno svolto almeno un anno di servizio sul sostegno per il grado di scuola di interesse ma rimangono esclusi per non aver conseguito la specifica specializzazione.

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18. Sono un insegnante che ha prestato servizio nella scuola paritaria, posso partecipazione al concorso straordinario indetto con decreto n. 510/2020?

No, il predetto servizio è valido solo ai fini della partecipazione alla  procedura straordinaria finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune indetto con decreto n. 497/2020 ma non per il concorso indetto con D.M. n. 510/2020 volto alle immissioni in ruolo per il quale è ritenuto valido solo il servizio prestato nelle scuole secondarie statali.

Per tale ragione lo studio legale Avv.ti Michele Bonetti e Santi Delia avanzerà specifiche azioni finalizzate al riconoscimento della validità del servizio prestato nella scuola paritaria.

Ricorso F per chi completa il requisito dei tre anni di servizio computando il servizio nelle paritarie; ricorso G per coloro che, invece, hanno svolto servizio solo nelle scuole paritarie.

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19. Ho insegnato nelle scuole comunali. Il mio servizio è ritenuto valido ai fini della partecipazione al concorso?

No, come avvenuto negli anni passati, il servizio prestato nelle scuole comunali non viene ritenuto valido per la formazione del requisito dei tre anni di servizio, pur essendo a tutti gli effetti servizio svolto alle dipendenze della P.A.

Lo studio, anche per tali docenti, avanzerà due tipologie di ricorso:

Ricorso C per chi completa il requisito dei tre anni di servizio computando il servizio nelle comunali; ricorso U per coloro che, invece, hanno svolto servizio solo nelle scuole comunali.

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20. Ho prestato servizio nell’ambito di progetti regionali di formazione posso partecipare al concorso?

Ai fini della partecipazione al concorso il M.I. ritiene valido solo una parte del servizio prestato e, nello specifico, è ritenuto valido solo il servizio svolto nell’ambito di attività di carattere straordinario anche finalizzati all’adempimento dell’obbligo dell’istruzione e il servizio svolto nell’ambito di progetti finalizzati al contrasto della dispersione scolastica.

Rimangono completamente esclusi, in maniera completamente illegittima, gli insegnanti che hanno svolto servizio nei percorsi IEFP. A tutela di tali insegnanti avanzeremo ricorso al fine del riconoscimento di tale servizio come valido per la partecipazione al concorso.

Ricorso K e Ricorso T.

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21. Ho prestato due anni di servizio sulla classe di concorso di mio interesse. Avanzerete un ricorso per consentirmi di partecipare al concorso?

No. Lo studio, nonostante le numerose richieste pervenute, ha scelto di portare avanti solo le azioni che ritiene più fondate specificando, in ogni caso, quelle per cui, seppur fondate, vi è un grado di difficoltà maggiore a causa della giurisprudenza formatasi nell’ambito di diverse procedure concorsuali ove venivano perpetrate le medesime illegittimità.

22. Sono un dottore di ricerca escluso dal concorso in quanto non in possesso dei tre anni di servizio. Potrò ricorrere?

Anche per i Dottori di Ricerca, per i quali lo studio legale Avv.ti Michele Bonetti e Santi Delia ha sempre portato avanti specifiche azioni, non saranno avanzati ricorsi collettivi volti alla partecipazione al concorso. Ciò a causa di un orientamento giurisprudenziale (anche di merito) negativo consolidatosi nel tempo.

Rimaniamo comunque a disposizione per una valutazione individuale della situazione.

23. Ho prestato servizio da MAD, viene considerato valido per la partecipazione al concorso?

Sì,  è a tutti gli effetti servizio a tempo determinato. Difatti, il contratto stipulato è uguale a quello dei colleghi assunti tramite scorrimento delle graduatorie.

24. È valido il servizio svolto senza titolo anche se svolto nell’ambito di contratti stipulati con riserva?

Si, è valido tutto il servizio svolto anche in carenza di titolo sotteso.

25. Sono abilitato su una classe diversa rispetto a quella per cui voglio partecipare al concorso ordinario (decreto n. 499/2020), devo conseguire i 24 cfu anche sulla classe di mio interesse?

No, al riguardo l’art.3 comma 2 del decreto n. 499/2020 stabilisce che ai sensi dell’art. 5, comma 4-bis, i soggetti in  possesso  di abilitazione per altra classe  di  concorso   o  per  altro  grado  di istruzione sono esentati dal conseguimento dei cfu/cfa  di  cui  alle lettere b) del comma 1 e 2 dell’art. 5 del decreto legislativo, fermo restando il possesso del titolo di accesso alla classe di concorso ai sensi della normativa vigente. Diversa situazione è prevista sul sostegno ove è necessaria la specifica specializzazione.

 

26. È possibile partecipare a  procedure diverse nella stessa regione?

Si, non vi sono limitazioni in tal senso.

27. posso partecipare nella medesima regione e nell’ambito della medesima procedura per più classi di concorso?

Si, può partecipare per una sola classe di concorso, distintamente per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, nonché per le distinte e relative procedure sul sostegno e su posto comune.

Ciò vuol dire che se possiede i titoli per partecipare per due classi di concorso nel medesimo grado di scuola deve necessariamente sceglierne uno, limitando la Sua possibilità di ottenere la stabilizzazione professionale in maniera del tutto casuale (in quanto non può sapere quante persone saranno interessate per ogni classe di concorso, in quali regioni ci sarà la maggiore affluenza e come avverranno le convocazioni). Tale preclusione è del tutto illegittima e limita il diritto degli insegnanti precari ad ottenere la stabilizzazione. Per tale ragione avanzeremo ricorso dinanzi al TAR (Ricorso S) a tutela di tale categoria di insegnanti.

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28. Sono un docente ITP, posso partecipare al concorso straordinario per la scuola secondaria?

Si, i docenti ITP possono partecipare secondo i requisiti previsti per la procedura transitoria e sono esonerati, fino all’anno scolastico 2024/2025, dal conseguimento dei 24 CFU nelle discipline antro-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche.

29. La classe di concorso A066 (ad esaurimento) non è stata bandita. Ho qualche possibilità di partecipare al concorso?

Si. I docenti della classe A066 (Trattamento testi/Informatica) potranno partecipare al concorso facendo confluire il proprio servizio sulla classe A041 purché siano in possesso del titolo di accesso alla medesima classe cioè laurea in Informatica (cioè il titolo di accesso per la classe A041).

Ciò vuol dire, tuttavia, che non vengono tutelati gli insegnanti della classe A066 bensì viene data un’opportunità in più ai docenti della classe A041 di partecipare al concorso con servizio sulla A066.

A tutela di tali inseganti, a cui ormai dal 2016 viene chiusa ogni possibilità di stabilizzazione professionale, proporremo ricorso al TAR (Azione J).

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30. Ho maturato 540 giorni di servizio (180×3) in maniera complessiva e non continuativa dall’a.s. 2008/2019 ad oggi. Posso partecipare al concorso?

No, in quanto i 540 giorni di servizio devono essere svolti secondo quanto previsto dall’art. 11 comma 14 L. 124/1999 che prevede “è considerato come anno scolastico intero se ha avuto la durata di almeno 180 giorni oppure se il servizio sia stato prestato ininterrottamente dal 1o febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale”.

Per tale problematica lo studio avanza uno specifico ricorso (Ricorso N).

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31. è prevista una prova preselettiva?

Si. Al riguardo il D.M. n. 201 del 20 aprile 2020 prevede lo svolgimento di un test di preselezione, qualora a livello regionale e per ciascuna distinta procedura, il numero dei candidati sia superiore a quattro volte il numero dei posti messi a concorso e, comunque, non inferiore a 250.

32. Se supero la prova preselettiva, ho diritto a partecipare alle prove scritte?

A prescindere dal numero di candidati che supera la prova preselettiva, alla prova scritta è ammesso un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a concorso nella singola regione per ciascuna procedura.

Sono altresì ammessi alla prova scritta coloro che, all’esito della prova preselettiva, abbiano conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi. Il mancato superamento della prova preselettiva comporta l’esclusione dal prosieguo della procedura concorsuale.

 

33. Quante prove concorsuali sono previste?

Per il posto comune sono previste due scritte e una orale. Il superamento di ogni prova è condizione necessaria per poter accedere alla prova successiva.

Per i posti di sostegno è prevista una prova scritta a carattere nazionale e una orale. Il superamento della prova è condizione necessaria perché sia valutata la prova successiva.

34. Se supero il concorso non collocandomi entro i posti messi a bando cosa succede?

Il superamento di tutte le prove concorsuali, attraverso il conseguimento dei punteggi minimi previsti (un punteggio che riportato in decimi sia almeno di 7), permetterà di risultare idoneo alla procedura e di conseguire l’abilitazione all’insegnamento per le medesime classi di concorso per le quali è stata espletata la proceduta.

 

35. Sono di ruolo e ho superato l’anno di prova, nel caso in cui dovessi risultare vincitore del concorso, devo  ripetere nuovamente l’anno di prova?

I docenti che abbiano già superato positivamente il periodo di formazione e di prova, a pieno titolo o con riserva, per il posto specifico, sono direttamente confermati in ruolo.

 

36. Sono abilitato all’estero, posso partecipare al concorso ordinario?

Si, solamente se entro i termini di presentazione della domanda di partecipazione al concorso è stata presentata la domanda di riconoscimento del titolo estero al ministero.