Il Consiglio di Stato è tornato a pronunciarsi sui test a domanda multipla ribadendo il concetto, già affermato in altri contenziosi patrocinati dallo Studio Legale Bonetti & Delia, sulla necessarietà in tali prove dell’individuazione di una sola risposta, indubitabilmente corretta.
Dal testo del provvedimento si legge che “in sede di pubblico concorso, ove la prova sia articolata su risposte multiple, corre l’obbligo per l’amministrazione di una formulazione chiara, non incompleta né ambigua della domanda, che a sua volta deve contemplare una sola risposta indubitabilmente esatta”.
In ragione di tale principio la risposta indicata come corretta dall’Amministrazione è sbagliata quando presenti errori grammaticali ovvero di battitura.
Il Giudice Amministrativo ha pertanto affermato che in tali casi “Non può rilevare in senso contrario che il candidato preparato avrebbe potuto riconoscere il “refuso” e indicare la risposta n. 1, perché la presenza di un errore nella stessa formulazione della risposta asseritamene corretta ha assunto un carattere chiaramente equivoco e fuorviante. La commissione, invero, “non deve tendere tranelli e formulare domande ambigue e confondenti ai candidati, tali per cui questo debba scegliere tra le multiple risposte la “meno errata” o l’“approssimativamente più accettabile”, per così dire, anziché quella – l’unica, incontestabilmente – corretta sul piano scientifico, essendo un tale metodo di formulazione dei quesiti scorretto, e inaccettabile, proprio in base ai principi della c.d. riserva di scienza, alla quale anche la pubblica amministrazione deve attenersi nell’esercizio della propria discrezionalità tecnica, certamente sindacabile sotto questo riguardo dal giudice amministrativo”.
In ragione di quanto sin ora riportato, il Consiglio di Stato ha ordinato all’Amministrazione resistente di attribuire il punteggio spettante per tale quesito al ricorrente nonché di ricollocarlo in graduatoria in ragione del punteggio ricalcolato.
Si tratta, spiega l’Avvocato Santi Delia, di un importante principio in tema di concorsi pubblici con risposte a quiz che tutela l’affidamento dei concorrenti ad una corretta somministrazione della prova.